Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

PAESI E CITTÀ Le funzioni di Napoli nel polo di sviluppo campano di Antonino Izzo 1. - I più recenti e qualificati studi dedicati allo sviluppo economico ~· della Campania, e di Napoli, hanno messo a fuoco quattro questioni fondamentali, e cioè: a) l'urgenza e l'insostituibilità di una politica di sviluppo programmata che assuma la zona napoletana come uno dei punti di forza dell'espansione dell'economia non solo campana ma di ; tutto il Mezzogiorno; b) la funzione di stimolo e di indirizzo che intanto l possono svolgere le imprese a prevalente o a totale controllo pubblico I esistenti in Campania e· a Napoli; c) il problema della formazione e ma- ; J turazione, e del ricambio, della classe imprenditoriale e dei quadri diri- · genti campani e napoletani; d) l'urgenza di decomprimere la città di Napoli mediante l'organizzazione di equilibrati centri di attrazione « periferici » e un coordinamento delle iniziative e dei mezzi disponibili co11 le aree di sviluppo conter1nini, e sopratutto con quelle di Salerno e di Caserta. · Le questioni di fondo innanzi elencate sono state messe in luce - sulla base di esperienze economiche e storiche attentamente e criti- , camente valutate - in particolare dal lavoro della SVIMEZ e dai contributi di « Nord e Sud »; e sono state formalmente inquadrate sia nel « Piano regionale della Campania » che nel più recente e dettagliato studio sull'area di sviluppo industriale della provincia di Napoli; mentre gli ordini di problemi ai quali esse si riferiscono rappresentano l'aspetto qualitativo della questione campana, ed in ispecie della questione di Napoli. Ed è proprio per questa loro natura, che implica ben definiti giudizi e precise scelte operative, che noi abbiamo voluto citarle all'inizio di questo lavoro; in modo, cioè, da chiarire subito la natura e gli scopi di questo scritto. In sostanza non esistono serie alternative alle citate valutazioni degli aspetti « qualitativi » dello sviluppo della Campania e di Napoli. La risoluzione delle questioni i11dicate all'inizio rappresenta, pertanto, la condizione preliminare per qualsiasi concreto avvìo di una politica di sviluppo e di progresso nelle zone di cui ci occupiamo. In questo contesto vanno poi collocati e valutati gli aspetti « quantitativi » del problema; e cioè, in pratica, l'entità dello sforzo che si richiede e la esatta valutazione dei mezzi da impiegare. È in questo 121 Bibliotecaginobianco

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