Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

Giornale a più voci lavoro del Presidente del Consiglio, e affermatesi infine con i voti favorevoli del Senato. Come sempre, invece, il trascorrere dei mesi ha affossato le ambizioni e alla fine dell'ultimo anno scolastico quasi duemila studenti, come nelle precedenti stagioni, 11a11nolasciato la Calabria per proseguire i loro studi altrove; così come al termine del corrente anno, ormai prossimo, altri duemila diplomati - poco più poco meno - seguiranno la stessa via. Le speranze, se speranze ci sono ancora, vanno rimandate alla nuova legislatura. Le proposte di legge per l'istituzione dell'Università in Calabria portaro 1 no dapprima le firme dell'on. Foderaro (22 Gennaio 1960) e dell'on. Reale (12 Febbraio 1960). Il Governo di quel tempo non tardò a raccogliere l'iniziativa dei due parlamentari calabresi presentando un proprio disegno di legge che, se da una parte si ebbe i suffragi del Senato, subito dopo rimase giacente per molti mesi presso la Commissione per la Pubblica Istruzio 1 ne della Camera. I più attenti osservatori dell'argomento non tardarono a capire come il disegno di legge governativo avesse terminato a questo punto il suo iter, perché, dopo la costituzione del governo di centro-sinistra presieduto dall'on. Fanfani si doveva contare sull'appoggio esterno (voto favorevole o astensione) del PSI. Questa responsabilità dei socialisti, nel «blocco» posto al difettoso disegno di legge, non è sfuggita a nessuno, anche perché, per la verità, gli organi direttivi del PSI nulla hanno fatto per nasco·ndere una posizione ampiamente resa legittima dalla monume11tale improvvisazione con cui il progetto stesso era stato portato alla luce. Noi non diremo, perciò, come ha detto l'on. Foderaro dalle colonne di un quotidiano di Messina, che il Partito Socialista « ha manifestato un'opposizione agli interessi della Calabria». Diremo, più sinceramente, che il PSI ha manifestato un'opposizione al progetto di legge. Ora si tratterà di stabilire se quel progetto di legge coincida con gli interessi della Calabria e solo allora sapremo se il ' PSI, battendosi contro il progetto, si sia battuto contro la Calabria. Oppure, nel caso che una coincidenza non si trovi, della Calabria abbia fatto gli interessi. Il progetto di legge prevede, come ben si sa, l'istituzione dell'Università in Calabria attraverso la cosiddetta formula del decentramento. Secondo questa formula, è stata studiata la creazione della Facoltà di Matematica, Ingegneria (primo biennio) e di Scienze Naturali per la città di Catanzaro; di Architettura per Reggio Calabria; di Scienze Agrarie e Forestali per Cosenza. Il tutto, per un finanziamento di quattro miliardi: stanziamento di 600 milioni, concessione di mutui per gli altri 2400. La posizione socialista, qual'è? A Palazzo Madama, al tempo della ormai arcinota approvazione, il senatore Macaggi del PSI si espresse in maniera fàvorevole al progetto di legge, offrendo così il fianco del suo partito a tutte le successive critiche e speculazioni di certi settori della Democrazia Cristiana (leggi, per esempio, on. Foderaro) e anche del giornalismo regionale. Infatti le tesi del senatore Macaggi vennero assai presto smentite dalla direzione del suo partito, con la giustificazione (o accusa; ma non certamente «scusa») 115 B_biiiotecaginobianeo

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