Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

Roberto Berardi è quello cl1e si ricava ponendo a confronto il totale dei vincitori con il totale dei posti in palio (570, v. sopra): la percentuale è appena del 24,4; ben 431 posti non sono stati ricoperti, pari al 75,6%. L'affluenza dei concorrenti è stata diversa da tipo a tipo di cattedra, ma anche da anno ad anno per lo stesso tipo di concorso, sicché non si possono fare considerazioni particolari riguardanti questa o quella materia.· Tuttavia, se non merita rilievo l'assenza o la scarsità di candidati quando i posti in palio erano uno o due o tre, non può non attirare l'attenzione il caso contrario-: come il co11corso a otto posti di italiano e latino per i licei scientifici (anno 1958) e a otto posti di scienze naturali per gl'istituti magistrali (1961), alla cui prova scritta non s'è presentato alcuno. Così dicasi per i seguenti concorsi: materie letterarie nei ginnasi superiori, anno 1960 (posti 75, presenti 13); lettere italiane e latine nei licei scientifici, 1960 (posti 9, presenti 2); lettere latine e grecl1e, 1960 (posti 22, presenti 5); filosofia e storia nei licei classici, 1958 (posti 17, presenti 3); id. nei licei scientifici, 1960 (posti 8, presenti 1); filoso·fia e pedagogia, 1960 (posti 18, presenti 3); matematica e fisica negli istituti magistrali, 1960 (posti 14, presenti 4); scienze naturali nei licei classici, 1961 (posti 10, presenti 1); e si potrebbe co·ntinuare 1 . Diciamo sùbito, per evitare speculazioni scandalistiche, che assenza non significa obbligatoriamente impreparazione, basso livello dei docer1ti ecc. Chi scrive conosce colleghi che per motivi diversi non si sono presentati ai concorsi, ma che adempiono molto bene al loro dovere di insegnanti. Tuttavia è innegabile che il fenomeno, 11ell'insieme, deve preoccupare, poiché, allo stato dei fatti, il Ministero no,n dispone di altre arrni efficienti per assicurarsi che gl'insegnanti, dopo essere entrati in ruolo, sèguano l'evolversi della cultura e degl'indirizzi didattici La carriera del professo•re si svolge per la durata di quarant'anni, e in quarant'anni molte cose cambiano, nella cultura come nella tecnica dell'insegnamer1 ~o e nei metodi educativi. * * * Che l'aggiornamento sia ormai un <( µroblema », lo dimostra l'infittirsi, in questi ultimi anni, .di corsi appositi, organizzati dal Ministero per le principali materie o gruppi di n1aterie, i11 varie città. Questi corsi hanno il merito di aver creato un precede11te, di sottolineare con la loro esiste112a che l'aggiornamento dev'essere stimolato, guidato, coordinato- dall'alto, e non solo affidato alla buona volontà o alla coscienza dei singoli. I-Ianno pure il merito di favorire l'incontro tra docenti di città diverse, di consentire lo scambio di idee e di esperienze tra uomini che, se abitano in piccoli 1 [Quest'articolo era già composto, quando è uscito il Boli. Uff. P. I. n. 13 (28 marzo 1963) con i risultati dei concorsi di « merito distinto » per la scuola media. Citiamo alcune cifre-limite: materie letterarie per il 1959, posti 1371, vincitori 24; matematica per il 1959, posti 251, vincitori 8; matematica per il 1960, posti 138, vincitori 19]. 106 Bibliotecaginobianco

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