Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

Note della Redazione dell'esigenza di neutralizzare il « notabilato » fascista e borbonico. Anzi, l'assurda politica di assimilazione nei confronti di quest'ultimo è continuata, anche se uomini come Pastore e Morlino hanno sempre coerentemente dichiarato di condividere le n.ostre preoccupazioni; e oggi più che mai c'è il rischio che continui, malgrado le affermazioni di Morlino riferite da Giovanni Russo: perché sono disponibili per « operazioni-squillo » a basso prezzo tutti i « quadri » del Partito tnonarchico in disf acùnento: quella parte, cioè, del « notabilato » fascista e borbonico che ancora non è stata assimilata dalla DC e che ora aspira a farsi assiniilare. Si prenda ad esempio il caso di Napoli ove la DC aveva rifiutato una scelta di centro-sinistra al Comune quand'essa avrebbe potuto assu.1nere un chiaro significato di rottura cotz la consorteria di Lauro. A questa scelta si converte ora che s'è profilata la possibilità di utilizzare (e sarebbe non piccola colpa dei socialisti napoletani assentire a siffatta operazione) un'altra leva di trasfughi del PDIUM. E vi si converte per un complicato gioco delle sue correnti, strumentalmente, con la volontà di annullare il significato politico d'una giunta di centro sinistra nel momento stesso in cui essa vede la luce. Certo Morlino non si riferi"va a « quadri 'ex borbonici» parlando di « valide energie » che non devono essere « sacrificate »: e tuttavia è a questi « quadri» che pensano certi suoi amici,. laureati in acrobazie tattiche, specialisti nel « recupero» di altri monarchici da inserire in maggioranze amministrative o da collocare alla testa di quelle «istituzioni» e di quegli « enti » che dovrebbero « correttamente funzionare » ( il prezzo delle operazioni-squillo). Ma forse, oggi, nella DC, grazie anche alla battaglia che andiamo conducendo, e che ora ha trovato un'eco nel « servizio » di Giovanni Russo che abbiamo citato, sono più numerosi coloro che hanno capito il senso e l'irriportanza della posta in gioco: vogliamo almeno sperarlo. n.d.r. 97 Bibliotecaginobianco

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