Nord e Sud - anno X - n. 40 - aprile 1963

• Rosellina Balbi di un semplice « buon governo » ( cioè corretto ed onesto), sia quelli del marxismo rivoluzionario, fanno ancora presa ed hanno una funzione innovatrice degli schemi tradizionali » 2 , ciò no1 n si verifica più negli Stati Uniti: la sicurezza materiale consente agli americani illusso dell'apatia politica. In fondo, è quello che intendeva Ortega, quando affermava che la sicurezza, in « epoche di pienezza », è una illusione ottica, che porta a non preoccup•arsi dell'avvenire, incaricando della sua direzio·ne la meccanica dell'Universo; donde il « dualismo di strapotenza e di incertezza che si annida nell'anima contemporanea » 3 • Ora, non è senza significato che nella civiltà di massa le merci, co111e dice Zolla, s.i assicurino il primato sugli uomini. Gli individui eterodiretti non so1no capaci di riconoscere ciò di cui hanno bisogno, mentre si preoccupano di ciò che loro piace. La cultura di massa (il cui sorgere è per l'appunto legato al declino dell'individuo, nel processo della meccanizzazione del lavoro) rivela la tendenza alla standardizzazione, e mira unicamente a far sì « che la gente fugga da una realtà intollerabile, appagando il desiderio della ricchezza, dell'avventura, dell'amore appassionato, del potere, ecc. » 4 • È, inoltre, una cultura che subisce le leggi del mercato, in quanto lo scopo che si vuol~ raggiungere è la pura e semplice imposizio,ne di un prodotto. Di qui, un preoccupante condizionamento della vita umana. Le nuove tecniche che la pubblicità commerciale ha preso in p:J;'estito dalla psicologia dell'inconscio, trovano i consumatori americani in condizioni di vulnerabilità estrema: « i fabbricanti di cosmetici non vendono lanolina, vendono speranza... Non si comprano più arance, si compra vitalità. Non si comprano più automobili, ma prestigio » 5 • Gli uomini si lasciano manipolare, senza opporre resistenza, dai « sacerdoti » della motivational research: il loro bisogno di sicurezza, il loro desiderio di affermazione vengono incanalati verso il consumo, ossia nella direzione che i nuovi maghi· della pubblicità hanno sapientemente predisposto. Lo spostarsi dell'interesse dell'uomo dai problemi della lotta politica ai nuovi modelli di vita proposti dalla pubblicità commerciale, rappresenta dunque il segno non già di una perfetta condizione democratica - come vorrebbe l'autore dell'articolo cui accennavamo in principio - bensì della standardizzazione dei costumi, caratteristica di una società dorp.inata dal culto degli stereotipi. Per qt1anto riguarda l'Italia, i cambiamenti economico-sociali intervenuti dal 1947 ad oggi non sono 2 David Riesman, Visi nella folla, Ed. « Il Mulino», Bologna 1957, pag. 68. 3 José Ortega y Gasset, La ribelli9ne delle masse, Ed. « Il Mulino», Bologna 1962, pag. 37. 94 4 Mario Corsi, La 'cultura di massa', in « De Homine », marzo 1962. 5 Cfr. Vance Packard, I persuasori occulti, Einaudi, 1962, pag. 18. Bibliotecaginobianco ·

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