GIORNALI E RIVISTE Politique jamais di Rosellina Balbi In un articolo apparso nel 1947 sulla rivista « Printer's Ink », un ufficiale americano di stanza in Italia si abbandonava a considerazioni pessi1nistiche sull'avvenire den1ocratico del nostro paese. Egli rilevava, con qualche preoccupazione, come gli italiani conoscessero bensì i nomi dei ministri in carica, ma fossero completamente all'oscuro circa le preferenze dei loro connazionali più celebri nei confronti dei vari prodotti commerciali. Le mura delle città italiane, proseguiva l'articolista, erano ricoperte da slogans politici molto più che da scritte pubblicitarie; segno palese che l'interesse della gente si rivolgeva alle qualità di questo o quell'uomo politico, anzichè alle caratteristiche di questa o quella marca di sigarette. A giudizio dell'ufficiale americano, ciò rendeva pericolosamente problematiche le prospettive di benessere e di sicurezza per la giovane Repubblica italiana: giacchè « la libertà democratica consiste, in buona misura, nell'ignorare la politica, e nel preoccuparsi, viceversa, dei mezzi più efficaci per combattere gli odori sgradevoli, la forfora, i peli delle gambe ... » 1 • Si tratta, indubbiamente, di una tesi singolare: la quale, peraltro, acquista un significato più preciso alla luce delle considerazioni fatte successivamente da David Riesman sui nuovi tipi di carattere sociale. Le esperienze della terza rivoluzione industriale, « che sta portando la società dalla frontiera della produzione alla frontiera del consumo », hanno dato luogo al carattere che Riesman definisce « eterodiretto »: l'uomo non sente più lo stimolo dell'interesse o del dovere (i motivi caratteristici del secolo diciannovesimo), e si muove in una realtà sociale - quella americana - nella quale le concezioni politiche tradizionali sono state svuotate di contenuto per effetto della diffusa prosperità. Ne deriva un nuovo tipo di indifferenza nei confronti della politica: mentre « nei paesi che si trovano ancora ai primi stadi dell'industrializzazione, i concetti ottocenteschi della politica, sia quelli 1 Cfr. Marshall Mc Luhan, American Advertising, in « Mass Culture», The Free Press, 1959, pag. 435. 93 Bibliotecaginobianco
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