Calogero Muscarà Certo, l'auspicabile trasferimento a M~rghera del silos per cereali, con il conseguente spostan1ento di traffico verso la terraferma, diminuirebbe il movimento finanziario veneziano, e si tratta di un movimento che interesserebbe le banche cittadine per una quarantina di mili_ardi all'anno. Ma il traffico ricco del porto non è certo quello dei cereali. Esso interessa piuttosto tutte quelle merci che « per unità maneggiata richiedono più personale, più elaborazioni, più documenti, più partite, più denaro e finanzian1enti ». Esso si misura più dal numero delle giornate lavorative impiegate cl1e dalle tonnellate sbarcate ed imbarcate. Se il 50% dei posti di lavoro dell'intero comune di Venezia dipende in varia misura dall'attività portuale, sembra che un 20 - 309/o dei capi di famiglia reside11ti nella Venezia antica viva appunto ed ancora del porto: dai lavoratori portuali tout court a coloro che esercitano professioni direttamente connesse con l'arrivo e la partenza delle navi dal porto. A parte i pubblici dipendenti impiegati a compiere le numerose operazioni a cui presiedono la Marina 1ni]itare (per il servizio di capitaneria, il servizio fari, comunicazioni marittime ecc.), la Dogana, la Guardia di Finanza e gli Uffici di Sanità marittima (il porto è luogo di confine), la Polizia poriuale, i Vigili del Fuoco e l'Ispettorato alla Motorizzazione, le Ferrovie dello Stato, il Genio Civile 00.MM. e il Registro Navale (senza contare il Provveditorato al Porto, che è l'organo pubblico preposto all'attività del porto commerciale), numeroso altro personale viene richiesto dal solo fatto che una nave entra ed esce dal porto. La necessità ormai estesa a quasi tutte le navi di ricorrere al servizio di pilotaggio, di rimorchio e di ormeggio, la necessità di rifornirsi di viveri, acqua ed altri generi (Provveditorie marittime) e quella di eliminazione dei rifiuti, non sono certo tra le meno esigenti in fatto di impiego di mano d'opera. Da parte sua il porto deve mantenere efficienti le attrezzature di carico e scarico, approdo e navigazione: dall'escavo dei canali, che è problema tipico veneziano, alla manutenzione di tutte le installazioni mobili e fisse della stazione marittima. Direttamente connessa alla sola navigazione è ancora la presenza nel porto delle società di navigazione e di riscontro (o semplicemente degli Agenti marittimi), e di una attività cantieristica, che saranno tanto più sviluppate quanto maggiore sarà il numero delle navi che vi mettono capo, soprattutto nel caso in cui si tratti di un porto capolinea e quando sia assai elevato il numero delle imbarcazioni iscritte al compartimento marittimo. E infine, come dalla parte del mare, così dalla parte di terra, il porto tiene in piedi agenzie di viaggio e compagnie di assicurazione e i trasporti terrestri, dei camion al treno, alle chiatte della navigazione flL1viale. 86 Bibliotecaginobianco
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