Nord e Sud - anno X - n. 40 - aprile 1963

Calogero Muscarà ovviamente rivenditori al minuto ed ambulanti. In· tal modo, sulla terraferma il co•mmercio copriva il 66% dei posti del settore terziario, mentre sull'estuario lo stesso rapporto scendeva al 49%. Indice anche questo, se ve ne fosse biso,gno, di t1na struttura economica differenziata, che si articolava in tutti i settori della produzione di servizi, com'è proprio di og11i centro direzionale. Se questa era la fisionorr1ia econo1nica della città storica nel 1951, è molto probabile che nell'ultin10 decennio la sua qualificazione terziaria si sia accentuata, vuoi per l'aumento del numero dei posti di lavoro nel settore, vuoi per la diminuzione o il mancato aumento dei posti di lavoro nel settore delle attività secondarie. Difatti, la popolazione della Venezia insulare si è contratta nello stesso intervallo di te111po di un buon 18<}o, 1na molto di pìù se si considerano solo i sestieri, dove si va dal 34% di S. Marco al 23% di Cannaregio 8 • A Mestre si è avuto invece un aumento di 36.000 abitanti, 15.000 in più si co11tano a Marghera, e in generale la terraferma denuncia un incremento dell'ordine del 64%. Manca ancora la documentazione statistica relativa al censimento industriale e commerciale del 1961. Dai primi dati provvisori risulta, però, che, contro un aumento de1nografico del solo 8%, il numero dei posti di lavoro di questi settori è cresciuto, nell'intero comune, del 38% 9 • In particolare, ad eccezione delle attività estrattive, gli altri rami dell'industria si te11gono però al di sotto o alla pari dell'incremento medio, mentre com1nercio e servizi, nel settore terziario, denunciano rispettivan1ente u11 aumento del 51 e del 65~6. Di conseguenza, il rapporto tra i due settori mostra la tendenza a modificarsi: a vantaggio del terziario. Interessano queste variazioni allo stesso modo laguna e terraferma? La mancanza di dati non consente di verificare neppure per queste due grandi ripartizioni i diversi andamenti. Tuttavia qualcosa si sa a proposito delle industrie manifatturiere che, com'è noto, rappresentano le vere e proprie industrie. E intanto, per l'intero comune, il confronto tra i due censimenti del 1951 e del 1961 rivela una netta tendenza al decremento delle industrie ali111entari, del tabacco, dei prodotti tessili, e modesti incre·menti s Per questi dati, cfr. la relazione presentata dal capo dei servizi statistici del comune di v·enezia (dott. R. Desideri) al recente congresso su: « Il problema di Venezia», Isola di S. Giorgio Maggiore, Venezia, 1962. Gli atti sono in corso di stampa. 9 ISTAT, 4° Censimento generale dell'industria e del commercio 16 ottobre 1962 , , vol. I, Imprese, Unità locali, Addetti. Dati provvisori per comune. Roma, 1962. 78 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==