Nord e Sud - anno X - n. 40 - aprile 1963

Venezia fra laguna e lerrafcrnza aperte a tutte le altre merci, dai cereali ai metalli, dai coloniali al cotone. Oggi invece (1961), la Marittima attiva il 100% del traffico di cotone, di quello di tessuti e filati, di macchine e di carta; il 93 % di quello di prodotti chin1ici e di semi oleosi; 1'88 % del traffico delle 1nerci e dei prodotti vari. Esclusi i cereali, che sbarca110 ancora per il 98% a Venezia antica, si tratta dunque di merce prevalentemente ricca o che viaggia in colli su navi miste e di linea. Delle altre merci, cl1e sono tutte povere, solo il legname sbarca ancora per un 60% nella città insulare, ma carbone, minerali metallici e non, metalli e concimi ha11no disertato ormai del tutto, o quasi, gli scali della lv1arittin1a ( tabella 4). TAn. 4. - RIPARTIZIONE PERCENTUA.LE DELLE SINGOLE VOCI DI 'TRAFFICO DEL PORTO COMMERCIALE DI VENEZIA TRA MARITTIMA E MOLO A tot. sbarchijimbarchi (valori asso I. in 1.000 t.) cereali 762 concimi 414 carbone 406 legname 245 merci e prodotti diversi 182 metalli 148 cotone 107 miner. metall. 95 prod. chimici 61 semi oleosi 45 miner. non metal!. 43 macchine 29 filati 12 carta 3 ripartizione percentuale Marittima Molo A 98 2 28 72 100 59 41 88 12 30 70 100 17 8~ 93 7 93 7 18 82 100 100 100 i #WMl!4< Dati cortesemente forniti dal Provveditorato al Porto di Venezia. Il caso dei cereali e quello dei legnami fanno storia a sé. Per il legname va tenuto presente che quello sbarcato a Venezia è in prevalenza di importazione jugoslava e giu.11ge in questa città a bordo di 1nodesti trabiccoli che approdano fuori del porto, alle Fo11damente Nove, per sfuggire alle onerose tariffe portuali. Il peso rilevante che il movime11to dei cereali conta a Venezia si deve invece alla presenza nella città lagunare dei silos granari che, ricostruiti dopo l'incendio del 1946, hanno trovato posto alla stazione maritti1na. Ma se si pensa che un nuovo silos di 50.000 t. di capacità verrà presto costruito sulla terraferma, si può tranquillamente concludere che anche questa voce di traffico potrà lasciare tra breve gli scali insulari. Insomma, la terraferma sembra ormai orientata verso un traffico di merci povere, ingom73 Bibliotecaginobianco

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