PAESI E CITTÀ Venezia fra laguna e terraferma di Calogero Muscarà I. - Verso una specializzazione merceologica delle banchine del porto. - La stazione marittima veneziana non ha ancora un secolo di vita. È infatti nel 1869 che iniziano i lavori di costruzione di un primo molo (l'attuale Molo di Levante) e di escavo di un bacino, prospiciente al molo, che sono le prime opere cui spetti il nome di stazione marittima. Fino a quell'anno, un porto, nel senso in cui lo intendiamo noi oggi, non esiste a Venezia. Quando nell'età gotica Venezia comincia ad assumere l'aspetto attuale, e le numerose isole-parrocchie si saldano tra loro, per l'infittirsi delle costruzioni, in una città continua, il sistema con cui avvengono le operazioni di sbarco e di imbarco delle merci e dei passeggeri non muta. Si accentua, infatti, in quel torno di tempo, la netta separazione tra viabilità pedonale e viabilità mercantile e veicolare, la prima su strada, l'altra su canali, che resterà valida fino ai giorni nostri. Il passaggio dalla città arcipelago alla città continua modifica la viabilità pedonale, sino ad allora riservata ai soli percorsi vicinali all'interno di ciascuna isola, e, unendo tra loro con ponti e sottoportici i precedenti percorsi, crea la fitta e complessa rete di comunicazioni pedonali interne, che è caratteristica particolare di Venezia. Ma questa nuova viabilità continua non tocca e anzi fiancheggia quella che fin dagli albori è la vera strada degli abitanti della laguna: la rete di canali. La nuova città cerca anche di superare la dispersione e la frammentarietà della Venezia bizantina, promuovendo una concentrazione delle attività affini in fasce disposte lungo i bordi lagunari. Così, ad esempio, i cantieri divengono più fitti a ridosso del bordo settentrionale della città; porto ed attività manifatturiere si addossano al bordo meridio,nale; il mercato di Rialto, scavalcato il Canal Grande, si localizza dove sorge ancora oggi, e il centro direzionale si allunga tra S. Bartolomeo e piazza S .. Marco 1 .- In particolare, il porto comm~rciale, che coincide con lo specchio d'acqua del Bacino di S. Marco, conosce un più fitto concentrarsi cli 1 S. MURATORI, Studi per una operante storia urbana di Venezia, Roma, 1959, vol. I. 66 Bibliotecaginobianco .
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