Giornale a più voci psichico di tutti i componenti della famiglia e sull'educazione dei figli, cl1e manifestano ben presto, attraverso la vita per bande, se non proprio attraverso il teppis1no, il rifiuto di uria vita fan1iliare divenuta intollerabile. Agli effetti psichici, anche qui presenti in misura considerevolissima, che già si notarono a proposito delle Città Universitarie, e dovuti alla convivenza di migliaia di individui delle stesse classi d'età, si aggiungono quelli dovuti alla totale standardizzazione delle abitazioni, resa necessaria dall'esigenza di ottenere il massimo confort con la minima spesa, e quelli dovuti alla riduzione della rete commerciale di tutto il quartiere ad un solo supermercato; con la conseguente negazione di quei preziosi nuclei di vita associata che sono le botteghe di tipo tradizionale, luoghi di incontro e di informazione, occasioni insostitt1ibili di rapporti umani, e la conseguente disumanizzazione di quella attività, spesso così importante nella vita di una donna, cl1e è il quotidiano « sl1opping », la spesa. Può essere interessante rilevare come alcuni dei mali cui qui si è fatto cenno, e che sono tipici dei grands ensembles, presentino caratteri di complementarità rispetto a quelli 11otati a proposito delle immense Cités Universitaires. A partire da questa considerazione, l'Unione Nazionale degli Studenti Francesi propone infatti di inserire, nei grandi complessi immobiliari, alloggi per piccoli gruppi di studenti, che verrebbero così a ridare una forma meno innaturale a quella assurda « piramide » delle età che abbiamo descritta e che è tipica della popolazione dei nuovi quartieri. Gli studenti verrebbero dunque chiamati a svolgere una funzione di orientazione e di inquadramento veran1e11te preziosa per le più giovani generazioni, ma anche per i loro ge11itori, ricostituendo al tempo stesso quella continuità della specie umana tanto facilmente dimenticata sia negli allucinanti grands ensembles che nel crudele ghetto giovanile della Cité. "' E si aggiunga, in conclusione, che la particolare composizione sociale della popolazione dei grandi complessi (costituita ad esempio, nel caso degli H. L. M., da un buon 60% di rappresentanti delle classi lavoratrici - sia in tuta che in colletto bianco - e per il restante 40% da funzionari e da « quadri » ), può co11tribuire a superare il fossato di ignoranza reciproca e di profonda incomprensione che divide oggi la futura classe dirigente del paese ·dagli strati operai e in generale dalle forze di lavoro della società francese. GIUSEPPE SACCO 65 Bibiiotecaginobianeo
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