Giuseppe Sacco malattia dello organismo sociale, la quale, anche _se localizzata, dà luogo ad effetti negativi generalizzati nella misura in cui rende più difficile l'integrazione del lavoratore intellettuale nel complesso sociale. Al contrario, la Città Universitaria sembra espressamente ideata per separare il più possibile coloro che deterranno, in un futuro ormai prossimo, il potere ·di organizzazione della società dalla società stessa. L'isolamento, una volta impedito dal numero il contatto umano con l'insegnante, è infatti completo. E si aggiunga che tale assurdo isolamento impedisce ogni contatto co·n quelle classi di età immediatamente superiori che sono chiamate a svolgere un ruolo essenziale di inquadramento, una funzione educativa insostituibile; la continuità del corpo sociale non è dunque interrotta solo nel senso delle classi sociali, ma anche nel senso delle classi d'età. La disamina di questi ultimi aspetti del problema dell'abitato studen .. tesco può tuttavia indicare una via di risoluzione del problema. Ci si consenta, per un istante, di lasciare da parte la questione dell'alloggio studentesco e di esaminare gli analoghi, benché opposti, problemi che si pongono allo interno di quegli enormi con1plessi immobiliari in cui si accalcano e si sovrappongono le in1mense moltitudini che il flusso dell'urbanizzazione trascina in città (Habitations à Loyer Moderé, Logécos, etc.). Trattandosi spesso di complessi immobiliari costruiti con finanziamenti statali e destinati a far fronte ad una domanda di gran lunga più massiccia delle possibilità di ricezione, si è rilevato necessario subordinare la concessione degli appartamenti al concorso di alcuni requisiti. Il primo di questi è basato su un criterio demografico: solo una coppia con almeno tre figli può sperare di ottenere un appartamento. Ne consegue una particolare struttura della pira1nide delle età della popolazione di tali complessi (popolazione che può giungere fino a 20.000 a 30.000 abitanti). Si notano: alla base di tale piramide, due lunghe bande, sia sul lato maschile che su quello fem1ninile, rappresentanti le classi d'età tra gli O e i 10 anni; poi una vasta zona vuota e di nuovo due bande, perfettamente eguali stavolta, e un pò più corte delle precedenti a rappresentare i ménages tra i 25 e i 35 anni (i neo-cittadini, specialmente se ammogliati e con prole numerosa, escono .raramente da tali confini d'età); un nuovo vuoto ed infine, quasi esclusivamente sul lato femminile, un piccolo rettangolo, indicante per lo più vecchie madri a carico dei figli di 25-35 anni. Si tratta, come si vede, di una « piramide » estremamente irregolare, e gli effetti negativi di tale irregolarità non mancano. Si tenga presente che il trasferimento in una città a tenore di vita estremamente elevato, lo stipendio relativamente basso di un funzionario o di un white collar all'inizio della carriera, il loyer tutt'altro che « moderato» concorrono a rendere necessaria l'attività lavorativa della donna. Si manifestano allora pienamente gli effetti negativi dell'assenza delle classi d'età intermedia, chiamate a svolgere una insostituibile funzione di assistenza dei bambini e degli anziani. Ne risulta la necessità degli sfasamenti tra l'orario di lavoro della moglie e quello del 1narito, con effetti disastrosi sull'equilibrio 64 Bibliotecaginobianco .
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