Giornale a più voci nuova legge ( « Bundeshangesetz ») in materia urbanistica: in vigore per tutto il territorio federale. Essa opera innanzitutto una netta distinzione fra terreni ricompresi nel perimetro di un piano urbanistico e terreni che ne restano invece al di fuori. Solo nel primo caso è, in linea di massima, consentita l'edificazione, mentre nel secondo è possibile procedere solo alla costruzione di edifici destinati a particolari usi, ma a condizione che nessun interesse pubblico si opponga alla concessione della relativa autorizzazione. Tutti i proprietari di aree sulle quali sia consentita la costruzione di edifici - si deve quindi trattare di aree ricomprese nel perimetro di un piano urbanistico - sono tenuti al pagamento di una imposta in una misura annua che va dal 2 al 3 per cento del valore dell'area. Tale misura è, però, soggetta a variare, aumentando progressivamente con il trascorrere degli anni in cui l'area rimane inedificata. Sia il Governo Federale che i singoli Lander, ciascuno per la parte di propria competenza, possono chiedere il rimborso delle spese sostenute per l'esecuzione di opere di urbanizzazione. Detta contribuzione, conformemente alle premesse a cui sopra si accennava, può essere domandata solo qualora sussista la possibilità giuridica di procedere alla edificazione sulle aree interessate delle opere per la cui realizzazione si richiede il contributo. In linea di principio, i vincoli e le limitazioni di carattere urbanistico non sono indennizzabili. Ha, diritto però, ad un indennizzo il proprietario il cui diritto di utilizzazione o di godimento dell'immobile abbia subito un rilevante pregiudizio in conseguenza di nuove determinazioni urbanistiche. Si aggiunga a questi cenni necessariamente molto sommari che il proprietario di un terreno destinato ad uso pubblico o sul quale non possa sorgere alcuna costruzione ha diritto di chiedere alla collettività di acquistare il terreno stesso. È chiaro che, nel complesso, qui ci troviamo di fronte ad un sistema liberistico, nel quale pur tuttavia si cerca di operare una qualche perequazione tra i proprietari di aree. Sistema indubbiamente più completo ed organico fu quello posto in essere in Inghilterra con il Town and Country planning Act del 1947. Già con l'Act del 1932 i era addivenuti ad un parziale prelevamento, da parte del potere pubblico del maggior valore dei terreni derivante dall'esecuzione delle opere pubbliche o da nuove determinazioni di piano regolatore. Con l'Act del 1947 si cristallizzò, per così dire, il valore economico di tutti gli immobili al momento di entrata in vigore della legge. Nel contempo fu prescritto che, per ogni mutamento di destinazione o, comunque, di utilizzazione di un immobile, era necessaria una preventiva autorizzazione ( « permis of development » ). Quest'ultimo veniva rilasciato in linea di massima solo subordinatamente al pagamento del « development charge », di una somma, cioè, corrispondente al maggior valore che il bene avrebbe conseguito a trasformazione ultimata. Contemporaneamente fu prevista la corresponsione di un indennizzo nei casi in cui il « permis of development » fosse stato rifiutato o concesso con 55 BibliotecaGino Bianco
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