Note della Redazione sforzo di catalizzazione di tutte le forze disponibili intorno al suo programma e ai suoi orientamenti, nonostante tutte le interne divisioni e le incertezze e le contraddizioni di cui è tutt'altro che privo. In questa situazione sembrava legittin10 attendersi che le liste socialiste avrebbero fatto largo posto a nomi rappresentativi di istanze ed esigenze diverse, di cui il PSI, come partito candidato ad una attiva corresponsabilità nella gestione del potere, avrebbe certamente potuto farsi portatore. Le liste socialiste hanno invece lo stesso carattere di partito di quelle comuniste: lo hanno forse ancor più strettamente. Anche il PSI ha preferito, dunque, chiudersi in se stesso e presentarsi all'elettorato nelle vesti più tradizionali del partito proletario di vecchio tipo. È difficile prevedere quale sarà la reazione dell'elettorato di sinistra o suscettibile di essere interessato dai partiti di sinistra alla fisiono,nia delle liste comuniste e di quelle socialiste. È probabile che la spinta dell'opinione pubblica riduca al minimo i danni presumibili per il PSI, così come è probabile che lo sfavore dell'opinione pubblica verso il PCI, quale si è manifestato nelle elezioni a1nn1inistrative del '60, non venga attenuato (o venga attenuato in misura irrilevante) dal ripiegarsi su se stesso al quale il PCI, tradizionalmente propenso ai polpettoni frontisti, si è visto ora costretto. Ma non si può fare a meno di rilevare che - mentre la rinunzia alla prassi frontista a cui il PCI si è dovuto adattare per le ragioni interne ed esterne di sopra accennate è un fatto altamente positivo e che fa bene sperare per il prossimo avvenire - non altrettanto si può dire per il PSI: che cosa significa il suo ripiegarsi su se stesso? insensibilità alle esigenze a cui deve rispondere un grande partito di opinione? imperfetta assimilazione della logica democratica per malintesa fedeltà agli schemi classisti? semplice, anche se errato, calcolo tattico? imperiosa necessità di superare per la via così prescelta le interne divisioni? Le candidature per il Senato Vorremmo ora chiudere questa assai rapida e sommaria rassegna puntualizzando quello che ci sembra essere un altro fatto caratteristico della preparazione e della impostazione di questa battaglia elettorale. Alludiamo allo scarso interesse che l'opinione pubblica, e i partiti nella scelta dei candidati, hanno dimostrato e continuano a dimostrare per le elezioni al Senato. Si ha la netta sensazione che queste elezioni siano da tutti un pò sottovalutate. Sappiamo di candidati designati per il Senato che non ne hanri,o voluto sapere, considerando Palazzo Madama come una specie di Parlamento di seconda classe invece che come uno dei rami del Parlamento nazionale. E ci risulta pure che the man in the street rivolge ai candidati al Senato la parte nettamente minore dell'attenzione da lui prestata alla campagna elettorale. Anche qui, del resto, si ha di tutto ciò una specie di controprova costituita dal fatto che itn po' tutti i partiti non sono riusciti a mobilitare per le elezioni al Senato quei nomi di indipendenti 45 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==