L'Europa tra De Gaulle e Kennedy mento multilaterale possa essere volto verso questo fine, quando si volesse farlo. Ma, come si è visto, anche questo della difesa europea è un problema politico, e non può quindi essere affrontato fuori di un indirizzo generale di politica. Potrebbe darsi che a noi faccia velo l'antica persuasione che per l'Europa non esista altra salvezza all'infuori della federazione. Ma ci ostiniamo a credere che questa persuasione sia corretta. E se essa è corretta, l'indirizzo generale di politica di tutto l'Occidente, e non degli europei soltanto, dev'essere ordinato verso il fine dell'unità europea. Quando si lasciasse passare altro tempo resterebbe sul vecchio continente l'Europa delle patrie, un'Europa sostanzialmente divisa, frustrata, inquieta, debole e impaziente della sua debolezza e smaniosa di false grandezze. LA REDAZIONE 41 Bibliotecaginobianco
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