La Redazione particolari che in apparenza non compromett~110 l'essenziale, il riflesso empirico americ~no che porta l'amministrazione attualmente al potere ad accettare le realtà quali sono quando troppo penoso e faticoso, ed incerto appaia lo sforzo necessario per mutarle. La sfida gollista può, finalmente, sfruttare il risentimento anti-americano che v'è ancora nel vecchio continente e che il neutralismo ed il comunismo hanno pazientemente coltivato in tutti questi anni, l'ambizione di alcuni settori della classe dirigente europea i quali sentono il divario tra il potere economico dei paesi del MEC ed il loro peso politico e s'illudono che il gollismo consenta di colmarlo, il rifiuto diffuso per ogni dove in Europa di adattarsi al mutamento dei rapporti di potenza nel mondo, l'orgoglio della crescita economica che spinge molti europei di oggi a considerare gli Stati Uniti quasi un paese economicamente al tramonto, il sentimento di quanti sentono che l'Europa ha rappresentato una grande civiltà e temono che insieme al tracollo politico del vecchio continente non abbiano a tramontare anche le sue espressioni di civiltà. Tutte queste cose esistono, e De Gaulle sa bene che esistono e si dispone a sfruttarle ed anzi le sta già sfruttando: e sono cose importanti, che consentono di costruire una politica, che la sorreggono negli ani1ni degli uomini prima ancora che nelle strutture di potere. E De Gaulle sa benissimo, proprio come i suoi avversari, che anch'egli è mortale: pertanto ciò che egli sta tentando di fare oggi è di creare qualcosa che renderà difficilissimo, se non impossibile, domani ricominciare da capo, fare come se l'esperienza gollista non vi fosse stata. Non è esatto quello che si ode ripetere da più parti, che, cioè, la Francia possa oggi impedire che si facciano certe cose, ma non fare nulla o quasi nulla di positivo e di costruttivo: proprio impedendo che si facciano certe cose, ad esempio che sia spinto avanti il processo integrativo, essa, in sostanza, pone le premesse di un altro assetto europeo, quello che abbiamo descritto di sopra nelle sue linee generali e nelle sue tragiche conseguenze. Per tutto questo la sfida gollista è tremenda; per tutto questo essa può riuscire vittoriosa; per tutto questo va contrastata senza perdere altro tempo prezioso e nel modo giusto, con animo risoluto a dar battaglia senza quartiere. · Guardiamo adesso rapidamente l'altra faccia del problema, la politica americana, la strategia politica e militare della nuova amministrazione. E cominciamo col ricordare alcune cose che paiono impopolari oggi in Europa: gli europei devono agli Stati Uniti la sconfitta del nazismo, il piano Marshall che ha evitato loro il collasso economico e politico nel dopoguerra, la difesa dell'Europa occidentalé negli anni 20 Bibliotecaginobianco
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