Nord e Sud - anno X - n. 40 - aprile 1963

Antonio Carbonaro - Augusto Graziani esporrà quanto è riuscito ad accertare circa le :azioni· dei più potenti » (pa· gina 196). Se l'intellettuale, co111e scienziato sociale, assume questo ruolo, egli si sforza di agire in maniera de1nocratica in una società che non è del tutto democratica. Ma agendo come se fosse in una società democratica egli cerc:l di eliminare il « come se». Altra soluzione non c'è, se si vuole concorrere, come si deve, alla formazione di un ordine veramente democratico: « Ecco perché - si può concludere con Mills - il problema delle scienze sociali come principali portatrici di ragione negli affari u1nani è uno dei più importanti nell'odierna de1nocrazia » (pag. 199). ANTONIO CARBONARO La Grecia e la "strategia,, dello sviluppo Lo studio del Papandreou che inaugura la serie di monografie del « Centro di ricerche economiche » di Atene (A. PAPANOREOU, A Strategy far Greek Econon1ic Development, Atene, 1962) contiene materia per due ricerche separate. Lo scopo principale cui esso è rivolto è quello di elaborare, con riferimento all'eco,no,mia greca, un piano dettagliato di investimenti per il prossimo decennio, idoneo a raddoppiare il reddito per abitante; a questa trattazione, si aggiunge una prima parte di carattere teorico dove l'autore espone le sue vedute sulla « strategia» dello sviluppo. Sia queste pagine pii1 propriamente teoriche, che quelle di politica econo111ica, che costituiscono il filone principale, presentano un interesse non trascurabile. Il problema dello sviluppo eco11omico viene usualm.ente in1postato in termini strettamente n1atematici: individuare l'uso delle risorse disponibili che consente il più elevato tasso di sviluppo del reddito 11azionale. Questa impostazione, semplice all'enunciazione, comporta una tale congerie di difficoltà, quando se ne voglia effettuare un'applicazione concreta, che nella pratica della programmazione essa viene largamente trascurata. Individuare il reddito più elevato co1nporta valutare in qualche modo i beni prodotti; ma i prezzi di mercato, distorti dalla cattiva distribuzione dei redditi, o dalla divergenza fra gusti della collettività e obiettivi delle at1torità pianificatrici, mal si prestano a fornire valutazioni significative. Inoltre, quando è in discus?ione la struttura stessa dell'economia, non è facile individuare con esattezza le possibilità di produzione e le alternative aperte per l'avvenire. Se poi sorgono conflitti fra l'obiettivo del massimo reddito e altri obiettivi (come quello della equidistribuzione dei redditi personali, o qt1ello della piena occupazione) il compromesso fra le esigenze contrapposte diviene largamente soggettivo. Il Papandreou propone di impostare la politica di sviluppo su basi concettuali sostanzialmente diverse. Invece di perseguire un 108 Bibliotecaginobianco

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