.. L'Europa tra De Gaulle e Kennedy testate nucleari americane, ma anche ed anzi soprattutto al complesso apparato nucleare difensivo ed offensivo degli Stati Uniti, viene spontaneo il sorriso. Né ha gran valore ciò che è stato affermato da molti, che, cioè, De Gaulle tenderebbe a creare un detonatore del sistema nucleare americano piuttosto che un sistema nucleare in proprio: come si è osservato in questa stessa rivista ( « Nord e Sud», settembre 1962), il detonatore francese non elimina la scommessa sull'intervento degli Stati Uniti, ma soltanto la sposta nel tempo e, semmai, la rende più aleatoria. Se, per ipotesi, la Francia fosse attaccata con armi convenzionali e replicasse con le armi aton1iche e gli attaccanti, a loro volta, rispondessero con armi nucleari a questa replica, distruggendo Strasburgo e Parigi, come si p11ò supporre un intervento americano che mettesse a repentaglio Detroit, New York e Cl1icago quando, per così, dire, i buoi fossero già scappati? È più probabile che gli americani rischino la distruzione delle loro città prima che siano state distrutte le città europee che dopo! Del resto, lo stesso generale Gallois, che passa per la più forte testa strategica francese della guerra nucleare e per uno dei più ascoltati consiglieri dell'Eliseo in questa materia, ha respinto la cosiddetta teoria del detonatore: « non è sicuro - si legge nel suo libro Stratégie de l'age nu.cléaire - che il piccolo arsenale atomico dei popoli meno ricchi possa effettivamente adempiere al ruolo di una miccia che faccia esplodere il barile di polvere dei Grandi ». Ma il ragionamento strategico francese è alquanto più complesso di q11anto non lascino supporre i dati e le critiche che abbiamo appena riferite. Per quanto l'espressione farce de frappe sia stata usata all'inizio da De Gaulle in persona, essa è considerata impropria dagli esperti, e questi, seguiti adesso dallo stesso generale-presidente, preferiscono parlare di farce de dissuasion, ossia di una forza atomica che non dovrebbe mai servire per un attacco di rottura, ma che dovrebbe soltanto scoraggiare un'aggressione, convenzionale od atomica che sia, col suggerire, con la sua sola esistenza, all' attaccante eventuale la persuasione cl1e questa forza atomica gli sarebbe scatenata addosso il giorno stesso del suo attacco. E, aggiungono gli esperti francesi, questo tipo di f ore e de dissuasion non può e non deve essere giudicata in numeri assoluti, ma in numeri relativi : l'importanza di una forza di dissuasione atomica necessaria ad un paese è proporzionale all'importanza che la conquista di questo paese può avere per il nemico eventuale. La f ore e de dissuasion francese è di certo enormemente inferiore alla forza atomica sovietica, ma i sovietici possono distruggere la Francia solo una volta, e dunque la loro superiorità, per schiacciante che sia resta sempre relativa. E d'altra parte l'Unione Sovietica 9 Bibliotecaginobianco
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