Argomenti assistenza tecnica alla produzione, nelle forme di corsi di istruzione professionale, impartizione di direttive produttive, ecc.; assistenza amministrativa, con anticipazioni in denaro ed in natura prima e durante il raccolto, anticipazioni sui prodotti in deposito, disbrigo di pratiche commerciali, quali il disimpegno delle operazioni di spedizione, bancarie, doganali e contrattuali, ecc.; essistenza commerciale, per mezzo di informazioni sulle ditte, sui mercati e sul volume dei traffici nazionali ed esteri, stabilimento di rapporti con catene di negozi al dettaglio, propaganda dei prodotti, ecc. Abbiamo fin qui cercato di rispondere al primo interrogativo che ci eravamo posti riguardo alle singole Centrali-mercato. Cioè a dire: quali servizi esse devono mettere a disposizione degli agricoltori. Ci resta ora da discutere il problema della gestione delle Centrali, problema che certo non ha minore importanza del primo. Abbiamo già detto che per favorire la rapida attuazione del piano, e l'unicità di indirizzo di tutte le Centrali, consideriamo necessario un periodo provvisorio di gestione, che mantenga le Centrali direttamente dipendenti dall'ENCO. Questa gestione avrà certo i suoi problemi di efficienza, che però a noi non interessano·, almeno in questa sede. Il problema che ci interessa è invece quello della forma che dovrà assu-- mere la gestione definitiva delle singole Centrali. Anche in questo caso, è la natura degli scopi che le Centrali si prefiggono, come siamo venuti descrivendoli nelle precedenti pagine, che ci deve fornire la risposta. Ora, dopo quanto abbiamo detto, ci pare che risulti evidente come a nostro avviso l'obiettivo a cui bisogna tendere sia quello delle Centrali-mercato, gestite in forma associativa ed .in funzione di pubblico interesse. Le attrezzature ed i servizi che abbiamo descritto, per attuare la loro finalità di modernizzazione del mercato, non. posso,no sorgere ed essere gestiti che in forma di servizio collettivo. È vero che fra gli scopi principali del piano è quello di risolvere la crisi dell'agricoltura per quanto riguarda uno dei suoi settori più dinamici, il settore degli ortofrutticoli. Ma è anche vero che il piano deve tendere alla protezione ed al vantaggio del consumatore, che anche esso si trova in posizione di inferiorità, ed ha poca voce in capitolo per quanto riguarda quantità, qualità e prezzo dei prodotti che compra. . La giustezza di questa impostazione, non è a nostro parere scossa dalla obbiezione che il consumatore verrà in ogni caso ad avvantaggiarsi di una più moderna distribuzione degli ortifrutticoli, anche se fatta al solo scopo di favorire gli agricoltori. D'altra parte, la gestione in forma cooperativa, da parte degli agricoltori, sembra incontrare in pratica serie difficoltà, ed a noi pare che questo fenomeno si possa abbastanza 95 Bibliotecaginobianco
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