Nord e Sud - anno X - n. 39 - marzo 1963

Giovanni Coda-1Vunziante buona parte del loro tempo, e per le quali ricev~rebbero un normale stipendio. Il finanziamento dell'ENCO dovrebbe essere in un prin10 momento assicurato con una legge speciale, mentre in seguito i servizi da esso prestati potrebbero essere ripagati per mezzo di una addizionale sui servizi resi dalle Centrali ai singoli produttori in proporzio,ne alla merce trattata. È importante che le relazioni fra l'ENCO e le diverse centrali siano stabilite precisamente. In un periodo iniziale, come abbiamo già detto, l'ENCO prenderà l'iniziativa per la costruzione delle Centrali ed assumerà la responsabilità direttiva delle Centrali stesse. Ma quando la gestione verrà passata nelle mani dei consorzi locali, di cui parleremo in seguito, sarà necessario stabilire il modo nel quale l'ENCO potrà effettivamente espletare la sua azione di coordinazio•ne e di controllo delle varie Centrali. Infatti la possibilità di raggiungere un indirizzo unitario da parte di tutte le Centrali, indirizzo che si ripercuoterà certo positivamente sulla politica generale del nostro mercato, dipenderà non solo dalla esistenza e dal buon funzio11amento di un 01 rganizza to ente coo,rdinatore, e quindi dalla capacità di detto ente di elaborare delle valide direttive di politica di mercato, ma anche dalla possibilità di imporre dette direttive alle singole Centrali. A questo scopo i poteri dell'ENCO dovranno essere precisamente stabiliti per legge al momento della sua costituzione, com·e è stato fatto in molti altri paesi. Basta ricordare il caso del Centra! Bureau olandese, quello del Citrus Board sudafricano, e del Marketing Board israeliano, ed i poteri concessi dai Marketing Orders americani per la regolamentazione del mercato interno e di esportazione. È interessante a questo punto notare che i poteri di un ente coordinatore possono essere, ed in pratica sono in differenti paesi, più o meno estesi, e che d'altra parte essi possono essere aumentati o ridotti nel tempo, secondo la volontà del legislatore. Nel nostro caso potrebbe, per esempio, essere data all'ENCO solo la facoltà di esigere dai produttori e commercianti delle tempestive dichiarazio,ni sulle quantità e qualità di prodotti venduti, e sulla loro destinazione. Oppure che le Centrali adottino un certo tipo di classificazione delle qualità e che anche esse segnalino le spedizioni di prodotto. Ciò allo scopo di organizzare· un servizio di informazio·ni che impedisca l'ingolfamento dei mercati, e permetta in seguito studi più approfonditi del mercato stesso. Ad una coordinazio,ne blanda, come quella appena descritta, può essere opposto il caso di un ente coordinatore che fissi il prezzo dei prodotti ed esiga che questi vengano commerciati esclusivamente attra90 B.bi iiotecaginobianeo

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