Argomenti operatori siano diretti nelle direzioni più contraddittorie, ed in definitiva che l'opera di o,gnuno, anche se lodevole, non riesca a cambiare l'insoddisfacente stato delle cose. Ci resta ora da vedere come, a nostro parere, il sistema distributivo degli ortofrutticoli potrebbe essere migliorato e reso efficiente per mezzo di un serio e coo,rdinato sforzo, cl1e, diciamolo subito, non può essere che di natura pubblica, o almeno conseguente ad una iniziativa pubblica, se si vuole che risultati sensibili siano ottenuti in un intervallo di tempo no,n troppo lungo. È questo un punto abbastanza importante per meritare alcune parole ancora. Come si vedrà dalle pagine seguenti, il progra1nma che si propone ha dimensioni notevoli e richiederà quindi notevoli investin1enti. Si tratta in definitiva di creare una adeguata rete di Centrali-mercato, che forniscano servizi, fra i quali in maniera sempre più preponderante i servizi di mercato veri e propri, relativi cioè alla distribuzione più che alla lavorazione dei pro,dotti. _Tutte queste Centrali dovrebbero dipendere, per la definizione della politica di mercato da esse seguita, da un ente coordinatore centrale, vera innovazione e conditio sine qua non per ottenere il risultato sperato. Ora, a parte la spesa per le singole Centrali, non si può nemmeno lontanamente pensare che in breve tempo siano pro,mossi spontanea1nente consorzi cooperativi in numero sufficiente per la gestione, sul piano locale, di impianti complessi e di grande importanza quali quelli in questione, senza una adeguata preparazione psicologica e tecnica, e senza aver assicurato una adeguata consistenza finanziaria. In quanto poi all'ufficio coordinatore su piano nazionale, è assurdo anche per esso sperare che le singole Centrali si confederino fra di loro e si accordino spontaneamente ed in breve tempo per la çostituzione di detto ufficio. D'altra parte la riuscita del programma proposto dipende in larga misura dalla sua rapida attuazione; basta pensare alle perdite registrate, almeno in termini relativi, dai prodotti ortofrutticoli italiani sui mercati internazionali, ed alle sempre più vicine scadenze nell'attuazione del Mercato Comune. Ciò din1ostra 110n solamente la necessità sul piano nazionale di una azione coordinatrice da parte della iniziativa pubblica, ma anche di come sia indispensabile, per quanto riguarda la gestione delle singole Centrali, di prevedere un periodo di gestione provvisoria, durante il quale, con l'assistenza dell'ufficio di coordinamento centrale, si provvederà a promuovere i consorzi cooperativi ai quali dovrà poi passare la gestione degli impianti. Ma veniamo ora a descrivere più dettagliatamente il piano di moder87 Bibliotecaginobianco
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