Nord e Sud - anno X - n. 39 - marzo 1963

Giornale a più voci Punch, direttore dell'Istituto Professionale Odero, di Sestri, ed il prof. Vestri, provveditore agli studi, hanno osservato che il livello scolastico dei meridionali non è inferiore a quello degli immigrati dalle campagne del Nord. I meridionali, dice Punch, raggiungono più presto la media, poi si fermano perché manca l'apporto familiare. Vestri giustifica l'evasione scolastica ed il minor rendimento con le condizioni ambientali; una cosa è studiare in una casa decorosa ed ordinata, altro è farlo su un angolo del tavolo di cucina, in mezzo ai fratellini urlanti. Gli insegnanti meridio·nali sono molto spesso essi stessi insensibili ai problemi culturali e sociali, dice Punch. Vestri, poi, ammette che il livello della scuola al Sud è inferiore a quello del Nord (ma chi meglio di lui avrebbe potuto fornire dati sugli indici di affollamento per aula e per insegnante, che può spiegare tante cose? Torino strepita se le mancano cinquecento aule: a Napoli ne mancano migliaia). Santi è assessore del PSDI ai servizi demografici del Comune e come tale figurava tra i partecipanti. Ma è anche sindacalista, ed ha portato alla ri11nione una carica umana e protestataria. A Milano la varietà di settori merceologici consente un maggiore assorbimento; a Torino la situazione sarebbe al limite del pericolo se si rallentasse lo sviluppo edilizio; in Liguria vi è una certa qualificazione, ed un tipo di insediamento « economico » solo fra gli immigrati che si sono inseriti nella flori-frutticultura. , Il problema principale a Genova è dato dalla mancanza di case e dalla trafila cui i meridionali devono sottostare per conseguire il pjrimo inserimento ed iniziare la loro ascesa per una promozione sociale: come quella del negro in America. Ricorda il quartiere dei ferro vi eri dove è nato, una piccola comunità di meridionali, colleghi del padre, perfettamente inserita perché le condizioni economiche ed ambientali erano sullo stesso piano. La 'mancanza di case porta al formarsi di doppie famiglie ed al fenomeno aberrante di madri costrette a portarsi in carcere i bambini di due anni. Si augura che un risultato della riunione possa essere quello di denunciare le cose all'esterno del gruppo di partecipanti. Abbiamo espresso qualche nostra considerazione sui singoli interventi. Ora vi sarebbero le impressioni generali, complessive. Dicevamo in principio che la maggiore ampiezza dell'iniziativa, rispetto alla precedente, aveva consentito una maggiore articolazione di posizioni, anche in Wl certo contrasto fra loro. Si è sempre, tuttavia, trattato di contrasti in famiglia, perché fra i partecipanti non figurava alcun giornalista, né alcun sindacalista di sinistra (i rappresentanti delle ACLI, della CfSL e dell'UIL, invitati, non si sono fatti vivi). Per no.n parlare di esponent~ politici, dell'una o dell'altra parte. Evidentemente si è partiti dal principio di voler tenere lontana la politica come cosa infamante, o almeno non pertinente. Come se il problema dell'inserimento dei meridionali al Nord, anche a volerlo considerare del tutto isolato da quello più vasto dell'inserimento dei meridionali nelle nuove prospettive economiche ed industriali al Nord come al Sud, possa essere 65 Bibliotecaginobianco

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