Note della Redazione simi anni della Liberazione e di cui fu tra gli altri interprete autorevole lo stesso Adolfo Omodeo; dall'altra parte, è òrmai cliiaro che nuovi problen1i di libertà e di democrazia sono andati nascendo dalla stabitizzazione delle istituzioni repubblicane, dal « miracolo » economico, dalla maturazione di nuovi ceti, dalla crisi o dall'invecchiamento (assai spesso precoce). di niode e tendenze culturali diffuse negli anni della Liberazione: insomma, da tutto ciò che rende l'Italia degli anni '60 così dissimile da quella che era faticosamente emersa dalla lunga compressione ed involuzione del periodo fascista. I vecchi problenii ( risolti o non risolti) e i nuovi si sono andati, com'era naturale, confondendo e intrecciando tra loro; ed è probabilmente da ciò che deriva la inadeguatezza del dibattito politico-culturale avvertita da molti nel nostro paese: gli è che per alcuni esistono sen1pre e soltanto i vecchi problemi, quelli risolti e quelli non risolti, mentre per altri esistono solo i problemi nuovi, quelli già effettivamente maturi per la discussione e la soluzione e quelli che tali non sono ancora. E invece ciò che è necessario in via preliminare ed assoluta è proprio il nesso indistricabile, dram1natico, ma vitale, del nuovo e del vecchio, di ciò che è vivo e di ciò che è morto. Chi potrebbe riconoscere nell'Italia del «miracolo» tutta l'Italia di oggi e chi potrebbe negare che questa Italia di oggi si è pur districata da molti dei vincoli e dei pesi morti che fino ad ieri la aduggiavano? Il contributo che (conze è detto a11cora nella presentazione) L'Acro·poli si propone di portare vorrebbe consistere soprattutto nel dare alla tematica etico-politica sopra accennata il conforto e la verifica delle nuove impostazioni maturate nell'ambito delle antiche e solide discipline umanistiche e, insieme, di quelle avanzate dalle più giovani ed irrequiete discipline sociali, conciliando, nello stesso tempo, la metodicità e il rigore della rifiessione scientifica con il dinamisrno della volontà politica e le impazienze dello spirito etico. Non è un progran1nia facile. Potrà essere particolarmente interessante, dal punto di vista degli accorgimenti destinati a realizzare il programma, l'iniziativa di raccogliere, « ove se ne riconosca l'opportunità, scritti che sarebbero di difficile reperirnento o che meritano nuova e più ampia diffusione ». Le mode sono un pregio, ma anche un grosso rischio dei periodi di intensa e dinan1ica vitalità co1n' è il nostro; e sottrarsi all'impero della moda, ritornando a ciò che merita di essere riletto e rimeditato, è saggio ed è utile. Ne L'Acropoli sono già apparsi un Profilo di Tocqueville di Vittorio de Caprariis e Verso la politica di piano di Ugo La Malfa con prefazione di Giuseppe Galasso, che de L'Acropoli è anche il direttore. Sono poi imminenti Geografia delle città di Pierre George, I gruppi di pressione in Italia e iri Francia di Jean Meynaud e Claudio Risé, Il cinema e la stampa di R. Jeanne e Ch. Ford, Mome11ti e figure del Risorgimento nell'Italia meridionale di Rosario Ro1neo. Per la nuova iniziativa delle Edizioni Scientifiche Italiane Nord e Sud, che degli stessi interessi è vissuta e vive, formula i più vivi voti augurali. 42 Bibiiotecaginobianco
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