Nord e Sud - anno X - n. 39 - marzo 1963

Programmazione regionale e Comunità Europea più vitali, e garantire che i trasferimenti di popolazione ab~iano natura fisiologica e contribuiscano effettivamente a stabilire una dinamica di sviluppo di tali aree: esso farà sì, in particolare, che i movimenti di popolazione avvengano prevalentemente nell'ambito delle stesse aree sottosviluppate, contribuendo a stabilire più armonici rapporti tra reddito e popolazione e propri meccanismi di sviluppo in dette aree. In questa prospettiva, l'istituto della libera circolazione della manodopera potrà gradualmente acquistare e mantenere la fisionomia che nella disciplina del Trattato più gli è propria: di istituto, cioè, attinente più alla politica sociale che alla politica eco•nomica, volto a permettere - in situazioni di piena occupazione e di libero mercato - l'incontro della domanda e della offerta di lavoro, a più adeguati od elevati livelli di specializzazione, di produttività e di salario. L'armonizzazione delle legislazioni in materia eco,no-mica e sociale, l'avvicinamento delle politiche settoriali degli Stati membri, sono anch'essi istituti che - pur riguardano genericamente gli ambiti nazionali - possono avere una diretta incidenza per un più equilibrato assetto di ordine regionale dell'economia europea. A tal fine, tuttavia, si richiede: a) che tale armonizzazione venga realizzata in modo da non pregiudicare gli interessi delle aree sottosviluppate; b) che in tali aree si re·alizzino anche le necessarie trasformazioni strutturali, in modo che l'armonizzazione di carattere legislativo possa risultare concretamente operante. Si consideri, a questo riguardo, quale importanza riveste per le p.ree sottosviluppate un'armonizzazione fiscale prevalentemente fo·ndata su un'imposizione sul reddito diretta e progressiva, e che eve·ntualmente preveda speciali agevolazioni (ad esempio, esenzione dall'imposta sui redditi reinvestiti in tali aree); si consideri anche l'importanza che riveste un coordinamento delle politiche settoriali che tenga conto delle speciali esigenze delle aree meno sviluppate: soprattutto nei settori agricolo, delle fonti di energie, dei trasporti, della impresa pubblica in genere 9 • Ed è, d'altra parte, evidente che una armonizzazione della legislazione del lavoro ed in materia sociale risulterebbe ine·fficace qualora ad essa non corrispondesse una adeguata trasformazione dei decentrata rispetto agli ambiti nazionali, e soffrono particolarmente delle soluzioni di continuità negli scambi economici determinate dalle frontiere nazionali; in alcuni casi, si potrebbe anche avere la ricomposizione di « regioni economiche » caratterizzate da omogeneità di strutture fisico-economiche. 9 Queste esigenze si sono manifestate prevalentemente per il settore agricolo (specie durante le trattative per il passaggio alla seconda fase di attuazione del mercato comune): è evidente, infatti, la particolare importanza che ha una politica comune in questo settore per le aree sottosviluppate, in genere caratterizzate da 27 Bibliotecaginobianco

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