Franco f'iorelli mente equilibrato appare, invece, tipico di qu~sto secondo do1 poguerra. L'accentuata esigenza, negli anni recenti, di uno sviluppo economico equilibrato è legata al tipo di sviluppo che si è realizzato. In que~to dopoguerra, infatti, nei paesi dell'Europa occidentale si è avuto - per ciò che concerne la formazione del reddito complessivo - uno sviluppo economico perdurante ed elevato; tuttavia - per ciò che concerne la distribuzione del reddito -, il tipo di sviluppo che si è realizzato, lungi dal provocare una attenuazione, ha portato al permanere ed anche all'accentuarsi degli squilibri economici esistenti, specialmente · degli squilibri di carattere spaziale 3 • Il dinamismo economico che, di recente, si è manifestato nelle economie europee è stato caratterizzato, infatti, da una accentuata dinamica degli insediamenti territoriali, sia per ciò che riguarda la localizzazio·ne delle attività economiche, sia per ciò che riguarda i movimenti della popolazione e gli insediamenti residenziali, in relazione soprattutto alla diversa produttività ed al diverso ritmo di sviluppo del settore agricolo rispetto al settore industriale. Tale dinamica ha provocato la liberazione di forze centripete, e quindi nuove forme di squilibri eco-n.o,mici di carattere territoriale, connessi soprattutto al manifestarsi di fattori ubicazionali e gravitazionali, e al fo·r1narsi di poli e di vaste aree di sviluppo econo·mico nell'ambito delle economie nazionali e nell'intero ambito econo1nico europeo. Sotto tale aspetto, solo in via di schematica approssimazione le diverse situazio,ni territoriali che attualmente si riscontrano nell'economia europea possono essere ricondotte, semplicemente, ad un profilo unitario ed a una precisa delimitazione spaziale, tale da qualificare come « sottosvilup-pate » esclusivamente - ed univocamente - vaste aree territoriali, come il Mezzogiorno italiano od anche la Francia del Sud-Ovest rispetto -al restante territorio nazio,nale: piuttosto, le suddette aree si presentano come la dimensione massima di un processo di sviluppo squilibrato, variamente diffuso nell'intero ambito del territorio comunitario. 3 Dal punto di vista analitico si possono distinguere tre categorie di squilibri economici: squilibri relativi alla stratificazione sociale del reddito, squilibri relativi alla. ripartizione settoriale, squilibri relativi alla ripartizione territoriale. In questa sede, ci si dovrà limitare a trattare, più direttamente, gli squilibri di carattere spaziale. Tuttavia, dal punto di vista sintetico, la dimensione spaziale può anche essere considerata espressione paradigmatica degli squilibri di carattere economico: giacché - in genere - gli squilibri di carattere spaziale si traducono di fatto in squilibri particolarmente accentuati di carattere sociale e settoriale (sia rispetto alle aree maggiormente sviluppate, sia .- spesso - all'interno delle stesse aree sottosviluppate). 22 Bibliotecaginobianco
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