Recensioni I..'argomento, come accennavamo, suscita periodicamente l'interesse dei profani e già nel 62 era nata una polemica attraverso le colonne dell' « Espresso » in relazio.ne ad un audace progetto del Rotary Club Internazionale, il quale si prefigge anche attraverso l'ausilio dei tests di identificare i giovani più qualificati nell'ambito della scuola al fine di sovvenzionarli negli anni di studio e permettere loro di raggiungere l'istruzione superiore. Non meraviglia quindi che dopo l'esplosivo libro del Gross la cosa sia stata ripresa non soltanto dagli studiosi del ramo, ma anche da scrittori sensibili ai problemi di costume: Piovene, in particolare, il quale ha definito i risultati del libro « come u110 dei migliori regali del nuovo anno». · In verità l'antipatia per i tests è abbastanza guistificata da parte del grosso pubblico, tanto che qualcuno dei registi dal cuore più sensibile ne ha anche profittato per accennare dell'argomento in qualche film, e molti ricor.: deranno l'episodio, tra l'altro abbastanza ben realizzato, de « Il Posto» di Olmi. No·n c'è spettatore che non sia rimasto indignato all'idea di questo malefico mostro ammantato della sua presunzione di poter penetrare in qualcosa di così imprescruta1:Jile come la personalità dell'uomo, la quale, per definizio·ne, sfugge a ogni controllo di carattere scientifico. Vediamo innanzi tutto di definire cosa si nasconde dietro questa breve e laconica parola di origine anglosassone. La definizione di test mentale, ufficialmente adottata dall'Associazione Internazionale di Psicotecnica, è la seguente: « prova definita, che ilnplica un compito da eseguire, identico per tutti i soggetti esaminati, con una tecnica precisa per la valutazione dei suc_cessi o degli insuccessi, o per la votazione numerica dell'esito». In parole più povere si tratta di vedere come reagisce a una certa pro,va un campione opportunamente scelto di individui e valutare le successive risposte indivi- <iuali comparandole a quel campione. Occorrerà ancora fare una distinzione per chiarire un equivoco in cui cadono quasi tutti i profani: test è una accezione molto larga che comprende sostanzialmente due tipi di prove. Esiste, cioè, una serie di tests cosidetto di efficienza che cercano di valutare le attitudini e l'intelligenza dell'individuo per inserirlo in determinati posti di lavoro secondo il concetto dell'uomo adatto al posto adatto. Vi è poi una seconda categoria che comprende i cosidetti tests di personalità che sono quelli maggiormente discussi, in quanto appunto si propongono di ottenere un quadro più o meno preciso del carattere e della personalità dell'individuo. Per quanto riguarda l'esperienza italiana si può dire che sono numerose le aziende che adoperano i tests del primo tipo al fine di valutare ad esempio la. velocità e la precisione, la conoscenza matematica (fattore numerico), la conoscenza di vocabolario, ecc.. Si possono far rientrare in questo gruppo anche i cosidetti tests di intelligenza, che tendo,no ad accertare l'intelligenza individuale sollevando specifici problemi che po,ngono il soggetto di fronte a situazioni nuove da risolvere. Esempio: il test dei « domini », quello delle matrici progressive, quello di Kattell, ecc. Esistono anche prove di cultura generale: si sottopone ad esempio un 117 Bibliotecaginobianco
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