Nord e Sud - anno X - n. 39 - marzo 1963

Alberto Aquarone - Giorgio Granata della metropoli, e se è vero che molto ormai. è irrimediabilmente pregiudicato per quanto concerne il volto della Romà futura, che non potrà non portare ben visibili le tracce di tanti decenni di anarchia speculativa e di mal costt1me politico-amministrativo, molto c'è ancora da salvare, sia nel centro storico, sia nelle zone di nuova espansione. Un libro come questo di Insolera, che è non solo di storia, ma di orientamenti e di prospettive, da valutare e da discutere da accettare e da respingere, offre un no-n piccolo contributo alla creazione ed al rafforzamento di questo nuovo clima, dal quale dipende in prima linea l'avvenire di Roma non solo nel suo aspetto fisico, n1a nel suo tessuto sociale e culturale. ALBERTO AOUARONE I settimanali di sinistra in Francia Negli anni immediatamente successivi al 1914 si produce presso il giornalismo francese una svolta di fondamentale importanza: dopo quella data le grandi correnti politiche non ricorrono più per esprimersi, seco,ndo che in precedenza era costantemente avvenuto, alla stampa quotidiana, sibbene a quella settimanale. I giornali con una tiratura al di sotto delle 5.000 copie vengono di mano in mano scomparendo: in conseguenza, i quotidiani, che all'inizio del primo conflitto mondiale ascendevano alla ragguardevole cifra di 349 nell'intiero territorio metropolitano, diminuiscono fino ai 120 attuali. Il mutamento intervenuto giova alla sinistra: se nel 1913, cioè a dire allorché la battaglia era coml)attuta esclusivamente, o quasi, sui grossi organi di stampa, la destra disponeva nella regione parigina, tra l'altro, dei « quattro grandi», Le Petit Journal, Le Petit Parisien, Le Matin, e Le Journal, per un totale di 4 milioni di esemplari, ai nostri giorni il rapporto delle forze è cambiato a favore della sinistra, che può contare sui più importanti e prestigiosi settimanali francesi, quali L'Express, France -Observateur, Ténioignage Chrétien, e via dicendo. Il cammino, prima di J>ervenire a tanto, è stato lungo e faticoso; ed il merito di rievocare le tappe della ardua marcia spetta ad un volume di Claude Estier, La gauche hebdomadaire: 1914-1962, testé apparso nella collezione « Kiosque », per i tipi dell'editore Colin. Nel periodo tra le due guerre, dal 1918 al 1939, mentre i giornali francesi ·vanno sempre più trasformandosi da quotidiani di opinione in quotidiani di informazione, la destra avverte che ha bisogno di nuove tribune politiche, e fonda alcuni settimanali, che reggono brillantemente alla prova: Candide, assai vicino alle posizioni dell'« Action française », grazie anche alle collaborazioni di J acques Bainville e Pierre Gaxotte, raggiunge nel 1936 la tiratura di 300.000 esemplari; Gringoire per parte sua alla stessa data vende 110 Bibliotecaginobianco-

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