Nord e Sud - anno X - n. 39 - marzo 1963

Augusto Graziani tico del pri11cipio di razio,nalità, o principio :del mini1no mezzo; questo ~istema di pensiero possiede valore conoscitivo soltanto nei limiti in cui il pr111cipio di razionalità viene effettivamente applicato dai soggetti econon1ici e costituisce guida cosciente della loro condotta; ciò si verifica soltanto in un-"epoca storica, quella del capitalismo del secolo XIX, e soltanto per un settore della vita econo111ica, quello dell'organizzazione dell'impresa capitalistica; al di fuori di quest'epoca e di questo setto·re della attività econornica, i soggetti econon1ici non seguono il principio di razionalità, per cui la costruzione dei neoclassici perde ogni valore scientifico, e conserva solo u11 valore di elaborazione logica astratta. Il capitolo che il Lange dedica all'esame del pensiero neoclassico, è fra i più vivi e stimolanti del volume. Solo leggendo queste pagine il letto,re può farsi una idea adeguata della statura scientifica del Lange, della profonda conoscenza che egli possiede della letteratura economica, della sua raffu1ata sensibilità analitica, della logica rigorosa che egli sa applicare nel discernere ogi1i più recondita implicazione delle diverse posizioni dottrinali. Se il Lange nega al principio di razionalità un valore interpretativo della realtà empirica, egli lo accetta invece pienamente come principio guida qualora si tratti di elaborare deliberatamente una strategia che conduce a conseguire risultati predeterminati. In altri termini, il principio di razionalità, bandito, o almeno svalutato, nella ricerca economica, ricompare con tutti gli onori nel campo della politica economica. In p·articolare esso ricompare nelle economie socialiste, dove la pianificazione integrale della produzione esige e al tempo stesso permette l'applicazione rigorosa del principio di razionalità. « Il principio della economicità è proprio a qualsiasi attività razionale che tenda a massimizzare la realizzazione di un detern1Jnato obiettivo... L'attività economica costituisce la sfera ove il principio dell'economicità viene più largamente applicato ... » (pag. 181). « Il modo socialistico di produzione permette un ulteriore sviluppo della razionalità e fa sì che vengano quantificati gli obiettivi delle singole sfere dell'agire umano. ... È da prevedere perciò che il principio della eco·nomicità, ovyero l'attività eco~omica razionale, includerà sfere sempre più larghe dell'agire uma110 » (pag. 182). Coerentemente con questi criteri, il Lange imposta i principi della pro, gram.mazione sulle linee tradizionali della trattazione neoclassica, e cioè co111e problema di massimizzare determinati obiettivi subordinatamente al vincolo della scarsità dei mezzi disponibili (o inversamente, come proble1na di minin1izzare i costi, subordinatamente all'esigenza di conseguire un determinato o,biettivo). Al problema della programmazione è ancl1e dedicata· una ampia appendice matematica, dove trova po,sto una trattazione del problema di massimizzazione vincolata nel duplice caso di funzioni continue e di funzioni lineari. Si sarebbe potuta desiderare una trattazione più dettagliata di questo argomento chiave della teoria economica rnoderna. Non resta che augurarsi che essa trovi posto in uno dei volumi c.he completeranno l'opera. AUGUSTO GRAZIANI 106 Bibliotecaginobianco

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