Nord e Sud - anno X - n. 38 - febbraio 1963

Argomenti autorità locali, direttori degli stabilimenti penali del luo,go, e da privati che s'interessano ai problemi di assistenza e che dovrebbero· formarne il tessuto connettivo: è presieduto dal Procuratore della Repubblica. Bisogna subito dire che in Italia tali enti, là dove funzionano, funzionano male, ma il più delle volte non funzionano affatto. Essi presuppongono un lavoro spontaneo, analogo a quello che è compiuto · in Inghilterra dai probation officiers o negli Stati Uniti dai parol officiers. In tali paesi esistono, infatti, centinaia di migliaia di perso 1 ne • che, rinunciando ai divertimenti, occupano· il loro tempo libero vigilando· e incoraggiando un ex detenuto loro asse,gnato. Questo purtroppo non avviene in Italia, e le cause debbono essere ricercate forse nel nostro temperamento e nel nostro costume. Da noi, cioè, ad attimi di grande .entusiasmo, subentrano ore di apatia: sul mo·mento, in un impeto di generosità, si pone anche mano al portafoglio·, ma quanto a prendersi cura costanteme·nte di un detenuto, quanto• a seguirlo quasi quotidianamente fin dagli ultimi mesi di carcere, quanto a brigare per trovargli un posto, no-n se ne fa niente. A riprova di questo si può facilmente portare l'argomento che, mentre l'ordinamento giuridico affida ai Consigli di patronato la sorveglianza degli ex detenuti in libertà vigilata, e la polizia che esplica tali compiti per la carenza di funzionamento degli enti suddetti. In conclusione, il liberato dopo l'espiazione completa della pena è il più delle volte lasciato a sé stesso; il liberato con la condizionale è invece sottoposto a misure di polizia: viene a mancare co·sì il collegamento necessario tra l'attività all'interno del carcere e la vita ' libera. Per l'affermazione di un prodotto, esso non solo deve essere perfezionato, ma anche lanciato sul mercato. Noi non do·bbiamo pensare solo ai detenuti intelligenti e fortunati, come quelli che hanno conseguito il diploma di capi d'arte, e che un posto lo troveranno, subito, ma anche a quelli che, pur di scarsa intelligenza, riescono tuttavia ad espletare con sufficiente rendimento un determinato lavoro. Dobbiamo, perciò, reclamizzare, per così dire, le attitudini acquisite dagli ex detenuti nelle loro funzioni di lavoratori, perché l'imprenditore privato, avendo di fronte un incensurato e un ex detenuto, sceglierà il primo senza co·nfrontare nemmeno le capacità dell'uno, e quelle dell'altro; ma una volta che avrà la coscienza della maggior efficienza lavorativa del seco·ndo, opterà senz'altro per questo. Quest'o 1 pera che dovrebbe essere espletata dai Consigli di patronato, lo si è già detto, risulta del tutto inefficace. Ci si deve consolare, tuttavia, osservando co·me già alcune industrie 89 Bibliotecaginobianco

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