Luigi Mazzillo autonome ed in aziende diverse, consente, infatti, lo sfruttamento integrale delle produzioni e la ripartizione dei rischi dell'investimento. Né è da trascurare la conseguente maggiore forza economico-politica che deriva all'azienda. Sono queste le ragioni per cui la concentrazione economica è la situazione ideale in cui possono prosperare, in assenza di controlli adeguati ed efficienti, le pratiche restrittive della concorrenza. Avendo però premesso che la concentrazione non è l'unica determinante del grado di monopolio, ci corre l'obbligo di seguire una strada diversa che ci permetta di individuare, con una certa sicurezza, una situazione di monopolio. Piero Sraffa 18 ha dimostrato come non si possa mai parlare di una vera e propria libera concorrenza. Ogni azienda, per quanto piccola, possiede sempre una sorta di mercato proprio. Per cui il prezzo non è un dato 11eppure per l'azienda che operi in regime di concorrenza. Il prezzo viene ad essere, invece, funzione decrescente del volume delle vendite. In altri termini, l'azienda si trova davanti una intera curva di domanda, quale funzione del diverso livello del prezzo di vendita. Questa situazione si presenta, accentuata, anche per le imprese che operano in regime di monopolio. Anche qui l'azienda può scegliere il prezzo di vendita confrontandolo con la curva di domanda in modo da massimizzare i profitti. La differenza consiste solo nella circostanza che la merce prodotta e/o venduta dall'azienda concorrenziale presenta un grado di sostituibilità più elevato della merce delle aziende che operano in regime di monopolio. Ci sembra che questa tesi dello Sraffa sia di grande aiuto per capire i problemi del monopolio. Il perché consiste nella circostanza che ad un più ele,rato grado di sostituibilità di una merce corrisponde ovviamente una più elevata elasticità della domanda relativa. Ne· consegue che la domanda del prodotto di un'azienda co-ncorrenziale è più elastica della domanda del prodotto di una azienda monopolistica. E questo già può essere un criterio abbastanza semplice per stabilire se un'industria gode o meno di una posizione di monopolio. Sarà sufficiente, infatti, vedere se la domanda del bene prodotto dalla industria è inelastica o elastica. Su questa « legge » è, d'altronde, basato il famoso « i11dice del grado 18 Si veda di questo autore: Le leggi della produttività in regime di concorrenza. Nuova collana di economisti, voi. IV. 19 Si veda di questo autore: The concept of monopoly and measurement of monopoly power, « Review of Economie Studies » (1933-34), pp. 157-175. 76 Bibliotecaginobianco
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