Nord e Sud - anno X - n. 38 - febbraio 1963

Luigi Mazzillo concentrazione tecnica da noi riscontrata risulta ancora più rilevante se si tiene conto della circostanza che la configu'razione del territorio 11azionale no·n è certamente tale da agevolare il processo : « infatti lungo tutta la Penisola, il mercato intorno ad ogni cementificio è forzatamente ristretto nel senso della larghezza, ora dai n1onti ed ora dal mare, ·per cui lo sviluppo rimane limitato alla dimensione longitudinale. Questa ultima dimensione, a sua volta, è limitata dalla forte incidenza del trasporto sul prezzo del prodotto » 14• A noi, però, più che la concentrazione tecnica interessa esaminare la concentrazione econo1nica, quella cioè che si riferisce alle imprese. E le ultime considerazioni svolte servono a chiarire la ragio·ne di questa preferenza: siccome sussistono ostacoli « geografici » alla concentrazione tecnica, gli industriali preferiscono creare nuo,vi stabili1nenti, anziché andare oltre t1n certo limite 11ell'ampliamento di quelli preesistenti. Infatti l'« Italcementi » possiede 20 stabilimenti in via diretta ed altri 7 attraverso le società controllate 15, l'« Unione Cemento Marchino e C. », insieme con la società controllata « Cementi Augusta », possiede 9 stabilimenti, la « Calci e Cementi di Segni » ne ha 5; e 5 ne ha pure la Cementir. Delle 74 imprese che operano nel se~tore, quattro posseggono, quindi, ben 46 stabilimenti. Questo fenomeno di concentrazione economica non è solo italiano: in Inghilterra, ad esempio, l'« Associated Portland Cement » produce da sola circa i due terzi del cemento consumato nel Regno Unito. Conferma, questa, che le caratteristiche economiche del cemento sono tali da agevolare i fenomeni di concentrazione. Per ritornare all'Italia, nel 1961 la produzione è attribuibile come segue ai maggiori gruppi 16 : Italceme11ti 32, % ; U. C. Marchino e C. 12,5%; Calci e Cementi di Segni 11,0%; Cementir 10,0%. In totale: il 66%. Quanto al residuo 34<}o, esso risulta così suddiviso: medie aziende a capitale privato· 26,5'%; medie aziende a prevalente partecipazione statale 2,5%; piccole aziende private 5%. Prima di concludere sul fenomeno di concentrazione eco·nomica, vogliamo fornire qualche notizia sui gruppi finanziari cui fanno capo le tre grandi società meno, fa1nose dell' «I talcementi ». Azio,nisti dell' «U.C. Marchino e C. » sono in parti quasi uguali la FIAT e un gruppo finanziario di industriali settentrionali. Il capitale di comnado della « Calci e Cementi di Segni » è invece nelle mani della Bombrini Parodi Delfino. 14 M. DE MEIS, cit., p. 33. , 15 Cementerie Pugliesi, Cementi Portland, Cementerie siciliane e Cementerie di Sardegna. 16 Cfr., AITEC, cit., p. 34. 74 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==