Nord e Sud - anno X - n. 38 - febbraio 1963

Un'indagine « sovversiva » infatti, si ottiene attraverso un procedimento che può essere riassunto come segue: le marne naturali (se si vuole ottenere il cemento « naturale ») o calcare ed argilla in opportune proporzioni (se si vuole ottenere il cemento « artificiale ») do-po essere stati ridotti i1ì p·olvere vengono cotti ad una temperatura di circa 1.400° in appositi forni. Dalla cottura delle marne o di calcare ed argilla si ottiene un prodotto vetrificato e di elevata densità che prende il nome di clinker; il clinker, macinato con una piccola aggiunta di gesso, dà il cemento (Portland). Quando si vuole ottenere un cemento a più alta resistenza ( « supercemento»)· si aggit1nge al clinker, prima della macinazione, anche la pozzolana che do,,rà rappresentare il 30-40% del prodotto finale. Un tipo particolare di cemento è il cemento d'altoforno, « ottenuto con \. la macinazione, senza aggiunte di materie inerti, d'una mescolanza intima ed omogenea di clinker puro di cemento e di loppe basiche d'altoforno, granulate opportuname11te e vetrose, derivanti dalla produzio·ne della ghisa » 8 • La pro·dt1zione di questo cemento· è molto vantaggiosa, sia per l'industria siderurgica, cui permette di produrre la ghisa a costo inferiore, in quanto ne utilizza un sottoprodotto così importante come è la loppa 9 , sia per la stessa industria cementiera che, utilizzando un materiale già cotto, ha bisogno di minore quantità di combustiqile. Altri tipi di cemento ( « cementi speciali ») si ottengono 1 con l'impiego di bauxite ( « cementi alluminasi ») o di amianto ( « cementamianti »). Il combustibile (olio combustibile, carbon fossile, coke, lignite, metano, etc.) è impiegato nella fase di cottura, in quanto viene impastato con la farina cruda (marne· o calcare e argilla polverizzati). Questo rapido esame della tecnologia del cemento· ci ha dato già una prima indicazion~ sui settori produttivi dai quali l'industria del cemento acquista beni intermedi. Più .difficile è invece ottenere un'indicazione di carattere anche quantitativo sui singoli impieghi: ciò significa, infatti, stabilire la struttura dei costi del settore. Compito molto delicato e difficile, anche a causa della scarsità di dati disponibili. Applicando alcuni coefficienti tecnici ai dati ufficiali della produzione, ed utilizzando alcune indicazioni e valutazio,ni contenute nella relazione di Alberti per la Commissione antitrust, siamo, comunque, pervenuti ad identificare una struttura dei costi che si presta a delle considerazioni molto interessanti. Prudenzialmente, infatti, gli elementi di costo sono stati da noi sempre sopravvalutati rispetto ai risultati ottenuti attraverso il calcolo; e gli arrotondamenti sono· stati fatti sempre per s Dal Decreto-legge 16 nov. 1939, n. 2228. 9 Si calcola che per ogni tonnellata di ghisa si ottiene all'incirca anche una tonnellata di loppa , 69 Bibliqtecaginobianco

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