Nord e Sud - anno X - n. 38 - febbraio 1963

Luigi Mazzillo È proprio su questo punto, però, che i dati sono più scarsi e le poche stime risultano meno attendibili, sia per -le difficoltà obiettive che la rilevazione presenta, sia per lo scarso interesse che gli industriali del settore hanno ad aiutare gli studiosi a far loro i conti in tasca. Abbiamo, perciò, molti dati sulla pro,duzio,ne, le importazioni e le esportazioni e i consumi apparenti, mentre risulta difficile stabilire anche il fattt1rato• complessivo annuo delle singole imprese e dell'industria nel complesso. Le ragioni di questo rifiuto degli industriali a fornire elementi di giudizio agli studiosi so•no estremamente semplici: essi diffidano della stampa « sovversiva », categoria in cui sono compresi tutti i giornali ed i giornalisti che si trovano alla sinistra dello spartiacque rapprese·ntato dal « Corriere della Sera ». Essi affermano che gli organi di stampa « sovversivi » utilizzerebbero tutte le informazioni ricevute solo per ritorcerle contro gli industriali, presentando ai lettori un'immagine deformata dell'industria cementiera. Questo accanimento dei pubblicisti che non appartengono ai partiti di Malagodi, Covelli e Michelini sarebbe dovuto - secondo gli industriali del settore - alla co-nvinzione· diffusa che i cementieri finanziano· giornali e candidati della destra (leggi: Brivio). Ciò, i11vece, avverrebbe solo come fenomeno isolato (Pesenti): gli imprenditori sono ben 74 e non dovrebbero pagare loi scotto per il comportamento non gradito di uno solo. È un po' un atteggiamento di dispetto, di rancore e di diffidenza, tipico di chi si sente assediato e spiato da mille occhi che cercano di coglierlo allo scoperto. Di qui l'ermeticità dei bilanci e di qui la condanna di tutta la stampa democratica. Ma di qui soprattutto l'opposizione dei cementieri alla politica di centro-sinistra ed in particolare alla politica di piano. Essi temono che gli attuali dirigenti della politica economica italiana vogliano compiere « una manovra contro la gestio-ne privata dell'industria di cemento ». E per questo, a loro avviso, si cercherebbero « elementi di accusa », contro questo benemerito settore produttivo, in sede di Com1nissione Parlamentare d'inchiesta sui monopoli. Oggetto di particolare risentimento sono due studiosi che avrebbero distorto molte cose a pro·posito della concentrazione e del grado di monopolio dell'industria del cemento: Siro Lombardini e Paolo Sylos Labini. I due professori costituiscono un po' le bestie nere nei sogni de_i cementieri. Queste « divagazioni » ci hanno allontanato per un po' dal tentativo di una scarna, e per ciò eloquente, indagine sulle cose e sui fatti. Ma era pur necessario definire il clima, l'ambiente, perché così le osserva64 Bibliotecaginobianco

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