Rosellina Balbi l'appunto, la figuretta patetica di una quindicenne, appassionatamente entusiasta del suo « meraviglioso giornale ».: E Gabriella Parca, nella i11troduzione a quel singolare libro che ha per titolo Le italiane si confessano, accenna a lettrici addirittura tredicenni! La stessa indagine UPA, d'altronde, sottolinea l'estrema giovinezza di buona parte delle lettrici. Come si ricorderà, il numero complessivo delle donne che leggo·no i settimanali femminili è valutato a 7.830.000: ebbene, le ragazze tra i sedici e i ventiquattro anni vi figurano in nu-- mero di 2.400.000 (per una percentuale, in altri termini, del 30% ). Il rilievo è tanto più significativo, quando si pensi che l'universo corrispondente è di 3.400.000. Ne deriva che il 70% delle ragazze tra i sedici e i ventiquattro anni legge uno o più settimanali femminili. E va soggiunto che, nel caso dei fotoromanzi, le percentuali delle lettrici giovanissime toccano valori ancor più elevati 10 • Parimente interessa11ti sono le percentuali di lettura per regioni. Al Nord appartengono 3.790.000 lettrici (l'universo è di 8.440.000 donne); al Centro 1.610.000 (su 3.350.000 donne); al Sud 1.490.000 (su 4.340.000), e alle Isole 940.000 (su 2.060.000). Mentre nelle regioni settentrionali, dunque, il 40% delle donne leggono i periodici femminili, nel Mezzogiorno i valori scendono al livello del 30%. La spiegazio~e di questa percentuale più bassa va ricercata, oltre che nel più diffuso analfabetismo, anche nell'estrema indigenza di certo sottoproletariato meridionale, la quale vieta ogni tipo di « sp~sa inutile», per minima che possa essere. Considerando, peraltro, i soli settimanali di fotoromanzi, le percentuali delle lettrici meridionali raggiungono valori più elevati_: né ciò può suscitare meraviglia, quando si tengano presenti, ancora una volta, le co,ndizioni di arretratezza culturale di molta parte delle popolazioni del Sud, e il minor prezzo d'acquisto dei fumetti, nei confronti dei settimanali borghesi. Analoghe considerazioni scaturiscono dall'analisi delle condizioni economico-sociali dèlle lettrici. Su 7.830.000 donne che leggono la stampa femminile, 900.000 appartengono alla classe superiore o medio-- superiore; 3.220.000 alla classe media; 2.680.000 alla classe medioinferiore e 1.050.000 alla classe inferiore 11 • Vale la pena di citare i dati relativi a taluni settimanali: le lettrici di « Bolero Film » (che ammonterebbero a 1.500.000, secondo l'inchiesta UPA) sono così ripartite: 60.0Q0 di condizione superiore o, medio-superiore; 490.000 di condizione 10« Grand Hotel», per esempio, calcola che il 60% del suo pubblico sia costituito da giovani tra i 16 e i 26 anni. 11 I rispettivi universi sono: 1.470.000donne di ceto superiore o medio-superiore; 5.820.000 di ceto medio; 6.660.000 di ceto medio inferiore; 4.340.000 di ceto inferiore. 58 Bibliotecaginobianco
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