Nord e Sud - anno X - n. 38 - febbraio 1963

' Giornali e riviste uomini. Ma curioso è che l'evasione dal mondo degli uomini avviene perché dell'uomo si po,ssa parlare continuamente, in agili pagina ... » 7 • Parlarne, superfluo dire, nella sua qualità di innamorato, :fidanzato• o marito. Che la stampa femminile, in Italia, costituisca uno strume·nto di pressione tutt'altro che trascurabile, è riconosciuto da pochi. Pure, le · cifre parlano da sole. Secondo le conclusioni dell'indagine UPA, i lettori di uno o più settimanali femminili sarebbero 9 milioni e· 950mila (dei quali 7 milioni e 830mila donne). Queste valutazioni, a nostro avviso, sono ancora inferiori alla realtà. La tiratura complessiva dej periodici femminili, secondo q11anto afferma Ignazio Weiss 8 , si aggirerebbe sui 7 milioni e 700mila copie (e Weiss scriveva quando non era ancora uscito un settimanale come « Am.ica », che sin dal primo numero - grazie anche al dispendioso lancio pubblicitario - ha raggiunto una diffusione abbastanza vasta). Ammette11do che la resa dell'invenduto sia del 10%, resterebbero pur sempre 7 milioni di copie vendute, ogni settimana. Poniamo che ciascuna copia ·venga letta da due persone 9 : ecco che il numero complessivo dei lettori raggiungerebbe già i 14 milioni! D'altra parte, le cifre fo1 rnite dagli editori sono notevolmente più alte di quelle dell'inchiesta UPA. Facciamo l'esempio di « Grand Hotel », al quale l'indagine UPA attribuisce 2 milioni e 950mila lettori, e che invece calcola di averne 5 milioni e mezzo (le copie vendute sarebbero 1.20Q.000,e ciascuna copia verrebbe letta da una media di 4,7 persone). Lo stesso discorso può ripetersi per altri settimanali. « Bolero Film », che vanta una tiratura di circa 600.000 copie, avrebbe, secondo l'inchiesta Ui>A, 1.980.000 lettori: numero che aumenterebbe considerevolmente, qualora ciascuna copia fosse letta - secondo quanto affermano i bollettini del Servizio Pubblicità Mondadori - da una media di 4,5 persone. Non possiamo dimenticare, d'altra parte, che il sondaggio UPA venne effettuato senza tenere conto dei lettori al di sotto dei sedici anni. Ora, è proprio tra le generazioni più giovani che taluni settimanali femminili' reclutano la maggior parte del loro pubblico. La lettera che abbiamo riportato all'inizio di questo articolo, ci fa intravvedere, per 7 G. L. FALABRINO, op. cit. s IGNAZIO WEISS, Politica dell'informazione, Ediz. di Comunità, Milano 1961, pag. 207. .9 Una media, questa, probabilmente inferiore a quella reale. Basti pensare alle copie acquistate dalle sartorie, dagli Istituti di bellezza, dai parrucchieri ecc. D'altra parte, vi sono persone che comperano settimanalmente più di un periodico: in questo caso, il numero delle copie vendute supera quello dei lettori. È da ricordare, comunque, che nel corso di un'inchiesta televisiva (trasmessa la sera del 17 dicembre 1962) si affermava che i soli fotoromanzi avrebbero un pubblico di circa 15 milioni di persone. 57 Bibliotecaginobianco

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