Nord e Sud - anno X - n. 38 - febbraio 1963

GIORNALI E RIVISTE La magia dei fotoromanzi di Rosellina Balbi « Anni fa, esattamente cinque, ero 11scita di casa con l'intenzione di farla finita con la vita. Non giudicarmi una ragazza bruciata, perché non è così. La notte prima era accaduto qualche cosa di irreparabile, per la violenza di un uomo insensato che per di più era sposato. Non ti racco,nto i tristi particolari perché la storia non è certo da pubblicare. Ero rimasta così disgustata di tutto e tanto impaurita, da non avere il coraggio di confidarmi a mia madre, e il mio unico pensiero era scomparire al più presto da questa terra. Come già ti dissi ero uscita con questa intenzione. Passai così davanti a· un'edicola dove compravo sempre ' Sogno,'. Mi sedetti così in riva al fiume e cominciai a sfogliarlo. Quando arrivai alla tua rubrica notai la missiva di un legionario e lì per lì pensai che forse corrisponde11do con questo giovane avrei potuto dimenticare un poco, e così ragionando a me stessa capii che morire non sarebbe valso a nulla. Ero giovane, appena quindicenne, avrei potuto anch'io conoscere u11bravo· giovane che mi avrebbe capito. Così è stato, caro Carletto; da quel giorno per me è stato tutto più bello. Ho iniziato la corrispondenza co11 quel giovane che ora ha ventinove anni ed io ti co-nfesso che sento di volergli veramente bene e lui anche mi vuole tanto bene. Sono così felice che quel giorno il tuo giornale mi abbia impedito quel gesto. In questi cinque anni ho comperato sempre ' Sogno•', e ogni volta mi promettevo di scriverti, ma temevo che raccontandoti la mia storia tu non mi avessi creduta, ma ora mi sono decisa perché devi sapere anche tu che hai reso la felicità ad una tua ammiratrice ed assidua lettrice. La mamma del mio lui mi è venuta a trovare, e fra pochi mesi verrà anche lui per sempre, e final1nente lo conoscerò di persona; allora la mia felicità sarà completa e tutto questo lo debbo a te. Entro un anno, se tutto va bene, ci sposeremo. E al primo bambino che Dio mi concederà lo, chiamerò col tuo nome, e se sarà una bambina sarà Carletta, e ogni volta che li chiamerò mi ricorderanno te e questo meraviglioso giornale che farò loro leggere appena saranno in grado di p,oterlo fare ... ». Così scriveva, nel maggio del 1962, una ragazza che si firmava Gabriella F. al titolare della rubrica di « piccola posta » del settimanale 52 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==