Nord e Sud - anno X - n. 38 - febbraio 1963

Giornale a più voci C'è un episodio, avvenuto durante la ritirata tedesca da Napoli, che non tutti, forse, conoscono; e mette conto narrarlo. Passando davanti a una casa colonica, nei pressi di Caiazzo, un ufficiale tedesco domandò a una vecchia contadina do·ve fosse « il nemico». Con un gesto terribile nella sua semplicità, la donna indicò la direzione presa dalle truppe germaniche; e quell'umile, disarmato candore significò la morte immediata per le ventitre . persone - bambini compresi - che erano nella casa. Più tardi, Benedètto Croce dettò l'epigrafe per quei poveri morti. Ed eccone la conclusione stupenda: « Improvvisa uscì dalle loro labbra - la parola di verità - designando non l'umano avversario - nelle umane guerre - ma l'atroce presente nemico - dell'umanità». Non a caso qt1esto episodio - secondo quanto ha rivelato Carlo Bernari - avrebbe dovuto, in base alla sceneggiatura originale, concludere il film. E l'epigrafe di Croce ne avrebbe certo costituito il più degno suggello. Giacché il significato delle Quattro Giornate di Napoli è prop,rio questo: al di là delle alleanze politiche e militari, al di là delle ideologie, qualsiasi popolo - per quanto possa essere individualista, accomodante, socialmente immaturo - una sola cosa non si rifiuterà mai di capire: che nessuno può impunemente calpestare la dignità della persona umana. ROSELLINA BALBI Giudici e polizia « Il decreto applicativo di misura di prevenzione con il quale il giudice, senza sottoporle a critica, accetta le conclusioni dei rapporti della questura, è nullo per difetto di motivazione ». Con questa massima, il cui valore va assai oltre il caso esaminato, la Corte di Cassazione (I sezione penale) ha accolto il ricorso dello imputato Pipitone contro la decisione della Corte d'Appello di Palermo che lo co·ndannava a tre anni di sorveglianza speciale con soggiorno obbligatorio ad Uscita ed ha annullato la sentenza dei giudici siciliani. La storia di Pipitone merita di essere raccontata. È quella di un uomo che ha 65 anni e sul certificato penale una lunga serie di condanne per associazione a delinquere ed altri reati. Da quasi dieci anni è semi immobilizzato per una paralisi e vive col reddito di alcune case acquistate 25 . anni or sono . .Secondo la polizia palermitana, egli è un esponente della « nuova mafia», quella che domina la vita e gli scambi in m·olti quartieri della città. Può darsi che sia così. Ma non esistono neppure gli indizi che egli si occupi d'altro che di riscuotere il fitto dei suoi appartamenti. Nonostante ciò, la questura è intervenuta di nuovo contro di lui nel 60, e nel 61, denunciandolo alla magistratura per « associazione a delinquere ». 49 Bibliotecaginobianco

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