Editoriale Ci sono molti indizi che la problematica sintetizzata nell'opposizione tra libertà ed efficienza sia destinata ad assumere, nel prossimo futuro, un posto centrale nel dibattito politico e culturale dei nostri tempi. È bene, perciò, cercare di pervenire ad una piena formulazione e chiarificazione dei termini mediante i quali quell'opposizione viene espressa: occorrerà poi proseguire, com'è ovvio, il tentativo, e approfondire la formulazione e la chiarificazione che qui si cercherà di dare; ma intanto disporre1no di uno strumento provvisorio di indagine e di valutazione che potrebbe rivelarsi indispensabile prima ancora di quanto si sospetti. Schiettamente politico è il terreno su cui è nata (e non in data recente: ma qui non i1nportano gli antecedenti storici) l'opposizione alla quale ci riferiamo e che dopo la II guerra mondiale ha trovato forse la sita maggiore e più precoce e significativa applicazione al problema politico e sociale dei paesi coloniali o, comunque, sottosvir~ppati. Alla libertà come principio motore e ispiratore della vita associata - suscettibile di piena fiducia per la sua capacità di favorire la soluzione dei più gravi problemi in un quadro di dialettica, naturale ' ed esplicita disposizione delle forze in contrasto, e di garentire così ai paesi arretrati un inserimento forse più lungo e faticoso, ma certo fisiologico e completo nella schiera dei paesi progrediti dell'Occidente - veniva contrapposta l'opportunità derivante da una soluzione rapida e drastica dei problemi di organizzazione politica e di sviluppo econo- . mica e sociale mediante il ricorso ad un tipo di regime - quello comunista in particolare - che vantava, tra le altre sue ragioni, quella di offrirsi come tlna « scorciatoia » della storia. In seguito, la contrapposizione tra il tipo di regime che subordina il raggiungimento di determinate mete economiche e sociali al mantenimento e all'effettivo funzionamento e sviluppo di alcune istituzioni politiche, di cui si afferma la capacità di _garantire il libero svolgimento della vita morale e civile di una società, e il tipo di regime per il quale è, invece, obiettivo primario il raggiungimento di determinate mete economiche e sociali, che si ritiene ostacolato proprio dal mantenimentq di quelle istituzioni di citi si diceva, è stata proiettata sempre più dal 3. Bibliotecaginobianco
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