.. Francesco Compagna politiche italiane che quasi quotidianamente - e non senza qualche eccesso di zelo, nei confronti della « linea » dettata· o su.ggerita dalla « proprietà » dei giornali c11i prestano la loro opera di liberi professionisti - hanno cercato di alimentare i contrasti che si sono delineati o si sarebbero potuti delineare e inasprire all'interno della maggioranza?. Quali credono che possano essere oggi, e anche in un prossimo domani, i risultati utili di una crisi della co1 alizione di centro-sinistra, di quella crisi che essi, più o meno, esplicitamente, hanno continuato· ad augurarsi e ancora vorrebbero, potersi augurare? E che soluzione ritengono in buona fede che sia proponibile, e conveniente per il paese, in luogo di quella avversata con tanto accani1nento? La instancabile polemica che certi grandi quotidiani conducono contro il governo e il suo programma sembra risolversi, in definitiva, nella sollecitazione co,ntinua di un sentimento di nostalgia nei confronti del centrismo. Ma, in realtà, tale polemica non può concludersi, nel quadro dell'attuale situazione politica, e nemmeno in occasione di contrasti come quelli che si sono avuti fra novembre e gennaio nell'ambito della maggioranza, in una proposta esplicita di integrale ritorno, al centrismo. Pertanto si tratta di una polemica tesa nello sforzo di proYocare una crisi irrimediabile dei rapporti fra democristiani e socialistL una crisi che consenta di rimescolare le carte, tutte le carte, in modo tale che la eventualità di un nuovo centrismo o, meglio, di un qualche suo surro,gato possa essere presa in considerazione co,me « stato di 11ecessità »: non tanto il cosiddetto centro-sinistra « pulito » (già combattuto nel 1958 con non minore accanimento di quello messo ora nei tentativi di creare difficoltà al centro-sinistra co·ntaminato dall'appoggio socialista), quanto 1 un monocolore più o meno pendolare, o una qualsiasi apertura a destra più o meno camuffata: la variante italiana dell'UNR. Come fare, dunque, perché le carte possano essere veramente rimescolate? In primo luo,go eccitare i dorotei contro Fanfani, cercare di isolare Fanfani, alimentare il mito dell'« impopolarità » di Fanfani, creare motivi di contrasto fra Moro e Fanfani. In secondo luogo fare uso delle più rozze armi di seduzione nei confronti di Saragat, invitandolo a recedere da una linea che, non essendo più di contrapposizione frontale nei confronti del PSI, potrebbe favorire quest'ultimo ai fini della. concorre11za elettorale con il PSDI (come se, a cambiare linea, fossero stati Saragat e il PSDI, e no11 fosse stato il PSI a capovolgere la sua, con una serie di decisioni coraggiose cui Saragat lo aveva da sempre sollecitato). Dare poi una mano a Pacciardi contro Reale, quando una qualsiasi occasione lo consenta, e a Paolo Rossi perché rimonti 14 Bibliotecaginobianço
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