Il Terzo Mondo e il modello europeo - egli scrive - l'Africa deve restare, oltre che fedele alle linee di base di questo patrimonio, più o meno approssimativamente intravedibili, anche disponibile. Essa dovrà, « soprattutto, salvaguardare la propria indipendenza e disponibilità ideologica, fino al giorno, non più lo·ntano, in cui essa si potrà misurare, fucile contro fucile, certo, ma anche storia contro storia, cultura contro cultura ». Salvaguardare la disponibilità e, assieme, applicare i metodi della disciplina storica! Come se la applicazione di tm metodo storico non fosse, in sé, una scelta precisa, una opzione distruttiva di ogni astratta « disponibilità » ideologica! Parafrasando le parole dello stesso Cheikh Hamidou Kane, ci sembra di poter dire, a mo' di provvisoria conclusione, che la fase della « creazione del mondo», di un mondo « finito», da parte dell'uomo occidentale è - ormai - conclusa. Tutti gli uomini sono venuti in essere mediante « l'attività legislatrice universale » dell'uomo europeo. Hamidou Kane, come Fanon, Senghor o Nkrurnah non hanno altro possibile modo di essere che di essere dolorosamente, secondo « la noiosa ragione », la ferrea legge dell'uomo europeo; esitare ad accettarla, questa legge, significa solo dondolarsi in bilico tra l'insoddisfatta esistenza dei Socrati dal volto bianco e la pura e semplice non-esistenza; ed esitare non può che aumentare il doloroso stupore con cui ci si accorge di essere, ormai irrevocabilmente, venuti al mo.ndo. GIUSEPPE SACCO Direttore Responsabile: F. Compagna - Segr. Red.: R. Cappa - Red. capo: E. Mazzetti. Tipografia « La Buona Stampa » - Via Roma 424, Napoli - Spedizione in abbonamento postale, Gruppo III - Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Napoli N. 1324, 26 gennaio 1960. Printed in Italy - Tutti i diritti di proprietà letteraria ed art. riservati B1bliotecaginobianco .
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