Il Terzo Mondo e il niodello europeo della libertà, né le deforn1azio·ni della verità possono validamente dar luogo ad un'impresa che ha insieme i caratteri ·della costruzio·ne e della ricostruzione ». La verità - sola - è. rivo,luzionaria. Opportunamente Baumier e Lacouture riportano, a questo proposito, le parol~ dello scrittore senegalese Cheikh Hamidou Kane : « Io richiamo... allo studio della storia. Il miglior servigio che noi possiamo rendere a noi st~ssi è d'applicare al nostro passato i metodi della disciplina storica, cioè a dire una disciplina operativa, utilizzabile nella nostra marcia in avanti » 2 • Il pensiero di Hamidou Kane merita tuttavia un approfondimento, se non altro per rilevare come anche le posizio·ni dei senegale~i non vadano esenti da co,ntraddizioni. Troppo· facilmente si p·otrebb~ dedurre, dal breve passo riportato, così staccato, ed astratto, dal testo di cui fa parte, una posizione estremamente lucida e aperta nei confron~i della cultura occidentale, posizio,ne che è invece, almeno· in Hamidou Kane, viziata da co,ntraddizioni e da ambiguità molto gravi. Hamidou Kane, invero, definisce con sconcertante immediatezza ed efficacia « l'avventura occidentale dell'uomo » come la meno avventurosa, la meno libera e più sosta11ziata di leggi. delle avventure: « l'avventura occidentale dell'uomo. è la storia di una ricerca della felici~à per mezzo di una attività legislatrice universale ». In questa attività legislatrice rientra pure l'esercizio di quella disciplina storica i cui metodi egli vuole applicare al favoloso passato dell'uomo nero; ma egli n_on sembra· rendersi conto della contraddizione insita nel suo far appello ai meto,di della disciplina storica ed in pari tempo assimilare le norme, di questa tra le altre discipline, alle sbarre di una prigione. Quando l'avventura occidentale dell'uomo si trasforma nell' esi!io occidentale dell'anima, quando l'europeo, si_ trasforma in un prigioniero che guarda, » attraverso le sbarre dell'edificio di leggi ch'egli s'è costruito », il resto del mo-ndo con l'occhio _malinco.nico dell'esule, Hamidou Kane non si distingue più çlal _Fa:r;ionche contrappone la poesia alla noiosa ragione, la scalpitante natura alla logica oppressiva. Per lo scrittore senegalese, l'uomo occidentale non comprende dunque il resto del mondo; ma ciò lo rende inquieto. È l'inquietudine che coglie il viaggiatore molto lontano dal punto di partenza: è il prezzo del viaggio; _ma è un prezzo neçessario? Certo, risponde Hamidou Kane, non vi _sono· altre avventure che si siano concluse in un cosi . ' grande dominio _delmondo; ma non ve ne sono forse - egli si chiede - che abbiano• dato più felicità all'uomo, senza alterarlo altrettanto? 2 Cheikh Hamidou Kane, Camme si nous étions donné rendez-vous (in « Esprit », Ottobre 1961). 126 Bibliotecaginobianco
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