Recensioni L'adesione .a questi argomenti non .chiede storie sulla rivalutazione salariale e sul beneficio della programmaziorié economica ... Si può convenire, invece, nell'idea di « una letteratura non evasiva, non comodamente protestataria, cosciente del proprio tempo e positivamente aperta al medesimo, veramente responsabile .nei confronti del mondo di ·cui si alimenta, capace di permearsi -di ansia riformistica per bruciarla e trarne nuove ragioni e nuovo slancio per la rivoluzione ». A p·arte la· rivoluzione, non si potrebbe meglio adattare a La vita agra il senso di queste parole. È un peccato che il dotatissimo Bianciardi . abbia diffuso nel suo _libro, sbagliando moltj bersagli, le scorie di uno slancio visibilmente sincero. ENZO GOLINO La "danza,, di ·Viviani · Alla schiera 'di narratori,. di ogni livello, che ha· fatto· di Napoli quasi un genere· letterario,- ecco aggiungersene ancora uno, Vittorio Viviani. Con La danza su-Z vuoto (Rizzoli), egli propone· un nuovo, particolareggiato ritratto di quésta città, sia sul piano orizzontale, vogliamo dire quanto alla varietà dei suoi ambienti di volta in volta illustrati, sia su quello, verticale, storico cioè, nel senso che, con scoperta· mira, il romanzo ·di Viviani vuole essere una interpretazione di Napoli dagli inizi del secolo ai nostri giorni. Non è un pro1 gramma da « primo libro», com'è chiaro; pure, Viviani ha potuto in buona parte realizzarlo perché è riuscito a utilizzare, fra l'altro, la sua lunga esperienza teatrale (Vittorio Viviani ·e figlio di Raffaele e dal 'teatro non si è mai allontanato) e a tener conto, egli che sembra a prima vista rifarsi più al gruppo di narratori napoletani dell' '800 · che a quello del nostro tempo,· della lezio·ne del ron1anzo ·contemporaneo. ~icché uno degli aspet~i che più colpisce dell~ Danza sul vuoto· è la solidità e modernità della sua struttura, che consente di· organare e raffrenél:re rin materiale narrativo vastissin10, minacciante· talvolta di straripare, anche se lo si vuol tenere ·a· freno con la tecnica del fiash--baék. È difficile dar conto, sia pure sommariamente, delle tante vicende cl1e vi si affollano. E se la sorte del « Trio Fulgor » - tre sorelle che calcano i palcoscenici çlei ·teatri di infimo ordine - sembra costituire il nucleo centrale della narrazione, in verità essa fa, di volta in volta, da abbrivo a sempre nuovi personaggi, ambienti, situazioni, talora addirittura excursus politici, sociali, di costume: un ritratto e ·una storia di Napoli, insomma. Si ·aggiunga che per ognuno dei punti focali di questa storia Viviani colloca in primo piano un personaggio, ossia lo promuove al ruolo di protagonista, puntando ·sulla sua tipicità. E questi perso·naggi sono rappresentativi dei più disparati milieu:x: artigiani, intellettuali, impresari teatrali, agiati borghesi, gerarchi del .ventennio, camorristi... Ma pur essendo assegnato a ciascuno di essi un « a solo » - nel 111 Bibliotecaginobianco ·
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