Recensioni definita altrimenti che come il soddisfacimento, di un bisogno tramite un'attività in cui gli esseri umani cooperano, usano prodotti e consumano beni ». Al fine di realizzare un certo fine, cioè di soddisfare una certa classe di bisogni, gli esseri umani debbono organizzarsi: « l'organizzazione implica uno schema ed una struttura ben definita, i cui principali fattori sono universali in quanto ap·plicabili a tutti i gruppi organizzati, che, ancora, nella loro forma tipica sono universali per tutta l'umanità ». Tale unità-tipo di organizzazione è l'istituzione. La migliore descrizione di una cultura in termini della realtà concreta « consisterebbe nell'elencazione e nell'analisi di tutte le istituzioni in cui quella cultura è organizzata». La teoria della cultura come apparato per soddisfare i bisogni p,rimari e derivati della specie umana è intersecata, nel pensiero del Malinowsky, con un'altra teoria per la quale la cultura è costituita non da un insieme incoerente di parti, ma da una costellazio111e, da un sistema di istituzioni in relazione reciproca. Fissare la posizione e il ruolo di una istituzione in rap-- porto alla cultura come un tutto è definire la sua funzione. Se la cultura è un sistema di istituzioni reciprocamente dipende~ti, la distruzione di una di esse dovrebbe portare ad_ un generale collasso. Ogni istituzione adempie ad una sua funzione vitale, la sua distruzione costituisce un pericolo- per la cultura nel suo insieme, a meno che -non si trovi un sostituto funzionale. Le teorie del Malinowky, benché si presentino come il prodotto della sua esperienza, che è incentrata so·prattutto sulle società a livello etnologico, sono ampiamente utilizzabili per lo studio e la comprensio,ne delle culture « evolute». Spogliata di alcuni dommatisn1i, come l'assio·ma dell'unità funzionale della cultura, che non può porsi utilmente prima dell'osservaziç>ne, e tenendo presente che una stessa funzione p,uò essere adempiuta da istituzioni culturali diverse e che una istituzione culturale può continuare a sussi- ~ stere quando la funzione a cui adempiva è venuta meno, il meto.do funzionale rimane, p·er dirla col Merton, « il più promettente» degli odierni metodi d'indagine nel campo della interpretazione sociologica. ANTONIO VITIELLO La nevrosi del traduttore Con La vita agra (Editore Rizzoli, pag. 220, L. 1800) Luciano Bianciardi rifà il verso alle odierne poetiche del romanzo e descrive ironicamente i propri modelli narrativi: « .•. Costruirò la mia storia a vari livelli di tempo, voglio dire sia cronologico che sintattico»; pianifica poi la ricerca linguistica con l'inevitabilità e la secca precisione di tin centro meccano·grafico, quasi scegliesse « per virtù elettronica » le schede perforate delle ipotesi semantiche. Autore e protagonista senza maschera, Bianciardi .non ha dubbi sull'onniscienza del narratore, anzi· ne provoca la massiccia p·resenza, soprat107 Bibliotecaginobianco
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