Argomenti in esse un'azione isolata e anarchica può essere piu pericolosa, in certi casi, di una mancanza di azione ( ...) La dialettica non può chiudersi in una formula valida per tutti i casi. Si fa nei casi e si chiarisce nel corso degli eventi. Proprio per questo 110n bisogi1a formalizzare la dialettica, ' astrarla ' dalla storia reale, fissarla in una definizione per poi pretendere di applicare questa definizione alla storia reale ». La difesa dei dellavolpiani è consistita stavolta in un intervento di Mario Rossi 8 che faceva seguito a uno scritto, a firma Luciano Gruppi 9 , in cui si accusava la « scuola » di avere « sostanzialmente impoverito » il marxismo riducendo la dialettica al mero rapporto concreto-astratto-concreto. Nel suo intervento Rossi, che tra i discepoli del Della Volpe è indubbiamente il più impegnato nello• studio, condotto con molto scrupolo sui testi, dei r~pporti tra Hegel e Marx, negava innanzitutto di essere adepto di una scuola nel senso più ristretto e banale della parola, precisando, invece, di far parte di un gruppo di studiosi che ha utilizzato liberamente, e ciascuno spesso senza sapere dell'altro, talune indicazioni contenute nelle o·pere del Della Volpe. Punto fondamentale delle tesi del Rossi, che egli ha esposto partitamente in un grosso volume 10, è che -la dialettica marxistica è radicalmente diversa da quella di Hegel. La dimostrazione di tale diversità è affidata dal Rossi essenzialmente all'Introduzione a Per la critica dell'economia politica e consiste nella scoperta da parte qi Marx del rapporto co11creto-astratto-concreto (induzione-deduzione) come fondamento del metodo universale della· ricerca scientifica; ma non si può considerare secondaria l'importanza che il Rossi dà, per ' quella dimostrazione, a un nuovo modo di mettere in relazione la prassi con la teoria. Scrive egli, infatti, dopo essersi fermato a lungo sulla critica dell'idealismo della dialettica hegeliana e riassumendo, mi pare, in un periodo il nucleo del suo pensiero: « Proprio la concezione materialistica della storia, prima della già accennata delineazione del metodo scientifico, dimostra che Marx è stato veramente . . il primo a comprendere il carattere operativo dell'indagine teorica, e insieme il carattere razionale dell'umano operare: un vincolo di teoria e prassi che nella storia del pensiero non è stato, più dato di realizzare ad alcun filosofo che non fosse marxista ( ...) Onde la· concezione materialistica della storia non si limita a essere un'interpreta- .zione di essa, ma opera il rovesciamento pratico dei rapporti sociali, 8 1.9.1962, p. 22. 9 29.8.1962, p. 25. 10 Marx e la dialettica hegeliana I, Hegel e lo Stato (Roma, 1960). Bibliotecaginobianco 89
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