Raffaello f/ranchini tendenza manifestata negli ultimi mesi dal Geymonat a convertire il suo originario neopositivismo in uno storicismo rivolto però essenzialmente allo studio « dell'evoluzione delle scienze e del pensiero scientifico ». La risposta dei dellavolpiani non si fece attendere e si manifestò co,n un vivace articolo di Lucio Colletti 3 , nel quale da un lato si rivendicava l'originalità del proprio indirizzo di ricerca collegandolo soprattutto alla riconsiderazio·ne e allo studio ex no,vo di documenti che la corrente pubblicistica marxistica accanto-nava ·o ignorava (come, particolarmente, l'Introduzione alla critica dell'economia politica e la Teoria del plusvalore) e dall'altro si respingeva come inconsistente l'accusa di metodologismo, che facilmente veniva ritorta contro il Luporini medesimo e il suo amico Badaloni, un recente libro del quale, perfino nella fascetta editoriale, intende presentare il marxismo co-me metodologia. Ammetteva tuttavia il Colletti di aver « ripetutamente negato che il marxismo sia ' una concezione del mondo' », n1a precisava di aver voluto con questo soltanto « criticare o respingere la vecchia idea ' ottocentesca' che assegna al marxismo il compito di porsi come sintesi o enciclopedia generale delle scienze (idea che in Marx, oltretutto, non è dato mai rinvenire), e no1 n che il 1narxismo sia ( ...) agnosticismo o ( ...) 1ma filosofia priva di 'valori' (a meno che la fenome11ologia non venga presto in soccorso) ». C.olletti terrr1inava denunciando il tentativo, che gli pareva iniziato da Luporini, di isolare con una specie di « cordone s_anitario » la scuola dellavolpiana, assicurando di non volere in nessun 1nodo lasciarsi impressionare da esso e concludendo con una coraggiosa rivendicazione della propria autonomia di ricerca: « Per quanto riguarda la teoria, infatti, - scriveva - noi siamo venuti su controcorrente: malgrado - starei per dire - gli 'indirizzi ' che la direzione (marxista) della nostra politica culturale ha, di volta in volta, suggerito e proposto ». Al Colletti, il quale aveva cominciato il suo intervento lamentando che un dibattito filosofico come quello presente, che avrebbe avuto bisogno di un'ampia e accurata documentazione, non fosse stato, stranamente, iniziato da Luporin.i ai tempi di Società ( osservazione che chiaramente denun 4 ciava negli avversari un certo disagio a discutere sui testi) .faceva seguito 4 « un contributo di studenti dell'Università di Roma » in appoggio alle tesi dellavolpiane, contro il tentativo di Luporini . di « recuperare indiscriminatamente Hegel » e in favore di una concezione del marxismo come « logica in quanto è scienza di una realtà . 86 3 Rinascita, 14.7.1962, p. 27. 4 Id., 21.7.1962, p. 28. • Bibliotecaginobianco •
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