Nord e Sud - anno X - n. 37 - gennaio 1963

Documenti su mondi diversi con i quali esse comunicano e ai quali appartengono - alcune si orientano verso· l'Occidente europeo e verso }! Atlantico, dietro al quale appare l'America; altre verso il Mar Rosso e quasi verso il Golfo Persico, cioè verso Oriente; altre ancora verso i Balcani e verso il Mar Nero, altre verso il più nuovo mondo africano. I nostri paesi si orientano· tutti, in maniera centrifuga, verso i quattro punti cardinali della politica mondiale ed al tempo stesso fanno confluire verso il nostro crocevia i venti di questi quattro orizzonti: la economia di mercato e l'economia fortemente pianificata; le nuove prospettive dell'Africa e l'evoluzione dell'Asia. Qui sta la natura del crocevia mediterraneo, è in questo che si fondano le sue prospettive per l'avvenire immediato ed anche per la sua responsabilità di fronte all'umanità. Queste affermazioni potranno sen1brare troppo liriche. Ma ciò non esclude l'azione pratica, crediamo piuttosto che le «affermazioni liriche» l'alimentino. Accade di poter ragionare su molteplici piani: l'uno, quello degli indici e delle cifre, dei fenomeni tangibili e calcolabili, buono per l'analisi propriamente tecnica; l'altro, quello delle realtà profonde dalle quali provengono alcuni epifenomeni. Realtà non meno reali, ma estranee alla tecnica, e dunque più suscettibili di indurre in errore. E come dicevamo già, presentando questa relazione, abbiamo scelto il rischio di incorrere in questo errore. Non con la vana speranza di evitarlo, ma nella speranza di permettere agli altri di fare delle scoperte. Perciò bisogna ricordarsi che i compiti mediterranei debbono essere attaccati su due piani diversi, e non solamente sul piano concreto, immediato, tecnico. È chiaro che su questo piano bisogna agire a fondo ' per lo sviluppo economico, per realizzare gli obiettivi posti, per risolvere i problemi-chiave. Nel M.E.C. o fuori di esso, in altre zone o fuori di esse, si tratta di abbattere gli ostacoli che ritardano la vittoria sulla miseria. Ma bisogna inoltre agire su di un altro piano, che, nonostante sia altrettanto reale, può sembrare immaginario, perché non concerne la realtà odierna, ma quella di domani o di dopodomani. Bisogna occuparsi dei fenomeni profondi, benché non li si possa ancora comprendere bene e vi si sappia appena porre le mani. E così, allo stesso modo in cui i trattati fissano le riduzioni delle imposte doganali o fissano l'ammontare degli investimenti esteri, la coesistenza nel crocevia deve orientare nella misura possibile quello che non può essere espresso in cifre: i costumi, le istituzioni, gli abiti mentali. Con strumenti quali la e.E.E. si agisce direttamente sull'organizzazione ..che, partendo dall'economia, diventa politica; grazie a questa coesistenza si può anche agire partendo dal piano sociologico. Crediamo che in realtà non esista altra possibilità·. Il Mediterraneo 83 Bibliotecaginobianco

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