Nord e Sud - anno X - n. 37 - gennaio 1963

Documenti In altri termini esiste una Con1unità dei compiti mediterranei, con le naturali differenze, dipendenti dalle concrete condizioni di ciascun paese e dal suo diverso atteggiamento nei confronti dell'jntegrazione in un insieme economico più vasto di quanto non siano l'Europa occidentale, il Maghreb, l'Euro,pa orientale o una qualsiasi altra Europa. La causa essenziale della somiglianza di questi compiti si trova nel fatto che in definitiva tutti i paesi mediterranei hanno uno stesso obiettivo, siano o no nel M.E.C.; lo sviluppo economico dei loro po,poli impone la somiglianza dei problemi-chiave co·rrispondenti, che non possano variare molto, infatti, in u11'area geografica ed umana che possiede tante caratteristiche simili. Diremo di più: non solo hanno tutti lo· stesso obiettivo, lo sviluppo, ma non potrebbero non averlo. Non c'è al mondo un solo governo capace di rifiutare lo sviluppo economico poiché lo ritiene impossibile, nemmeno nel Tibet. Si potrà discutere sui migliori sistemi politici per accelerarlo; le classi dominanti di qualche paese· potranno· anche pensare in segreto che un tale sviluppo non è desiderabile perché im- -plica trasformazioni che danneggerebbero i loro interessi. Ma anche in quest'ultimo caso essi non diranno mai di non desiderare lo sviluppo, diranno che essi lo desiderano di tutto cuore sia pure « salvaguardando le virtù tradizionali », o « il modo di vita nazionale » o una qualunque altra formula che mascheri il loro vero atteggiamento· reazionario. Per questo è necessario che il compito 1 di tutti i popoli mediterranei sia la realizzazione dello sviluppo, nelle direzioni ben note agli specialisti. È perciò che i loro problemi-chiave sono sensibilmente gli stessi, \come pure i loro obiettivi specifici, nel senso che abbiamo indicato, con maggiore o minore chiarezza. È evidente che il Mercato comune influisce sul modo come i problemi si pongono, modifica alcune delle circostanze che li determinano e rende più articolati le prospettive e gli orientamenti delle possibili soluzioni; ma non si deve credere che ciò accada in modo tale da obbligare a distinguere nettamente in seno alla regione i paesi incorporati nel M.E.C. dagli altri. Una ragione assai evidente di ciò appare dal fatto che questo mercato, anche se è un fenomeno primario di adattamento delle nazioni europee alle pressioni della storia, non costituisce tuttavia esso stesso la causa di queste pressioni, che sono assai anteriori (come è chiaro,) alla formaz~one della Comunità, e non impedisce in alcun modo che queste pressioni non agiscano sui paesi non facenti parte del Mercato Comune. Ma anche senza la presenza del M.E.C. queste pressioni continuerebbero ad esistere, perché sono in relazione con un nuovo livello tecnico, la cui organizzazione efficiente non può essere affrontata nel81 Bibliotecaginobianco

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