Nord e Sud - anno X - n. 37 - gennaio 1963

]osé Louis Sampedro imbatte e proprio nel caso specifico del mondo mediterraneo. Cominciamo a rico·noscere intanto che, nell'insieme: e teoricamente, le economie esterne o,fferte ai presunti investimenti dalle regioni pi4 sviluppate di un qualunque paese presenteranno in generale una forza di attrazione maggiore, per cui esisterà una tendenza ad approfondire ancora di più il fossato che separa queste regioni avanzate dalle regio-ni 1neno sviluppate. Bisogna intanto ricordare - e facciamo in tal modo un primo timido passo verso l'ottin1ismo - che questa conclusio·ne presuppone una neutralità o una indifierenza della politica economica nazionale di fronte al problema degli squilibri regionali. Certamente la storia offre numerosi esempi di una tale indifferenza (la politica regionale sistematica è stata molto rara); ma questa indifferenza tende ad essere, ogni giorno di più, meno realista in un mondo ogni giorno più cosciente dei problemi dello sviluppo e delle loro ripercussioni regionali, non solo su scala nazionale, ma anche su scala mo,ndiale. Cioè. anche se la teoria è esatta, la politica d~ve provvedere ogni giorno di più a correggerla. In ogni modo, quello che qui c'interessa non è l'analisi teorièa, ma la pratica discussione ai fini della integrazione dei paesi mediterranei _ nel M.E.C .. E si verifica che i gruppi di pressione di questi paesi temono gli effetti del M.E.C. sulle loro posizioni di privilegio, proprio come certi tiomini che, esaminata la questione, in tutta buona fede si aggrappano alla teoria precedentemente esposta._ Per rafforzare le loro argomentazioni e guadagnare adepti, gli stessi citano il precedente storico dell'unità italiana con le sue ripercussio·ni e lo presentano come una dimostrazione empirica della validità della loro tesi. Noi invece pensiamo· che non si possa accettare il precedente italiano come una irrefutabile dimostrazione e cedere quindi ad un pessimismo fatalista. Proprio come in tanti altri tentativi egualmente sospetti di « dimostrazioni attraverso la storia », il fatto di assimilare una data situazione a circostanze apparentemente analoghe che si è presentata molti anni dopo - un secolo nel nostro caso - obbliga a tener conto dei profondi cambiamenti tecnolo·gici e sociali cl1e, a nostro avviso, non sono sufficientemente tenuti presenti, quando si paragona l'unità italiana e l'associazione al M.E.C.. Vogliamo quindi riepilogare i nostri argomenti, che abbiamo già trattato· specificatamente in altri studi 1 : - a) Le condizioni politiche sono diverse nei due casi. Anche mettendo da parte l'argomento secondo il quale sembra che, nel 1861, la sitt1azione relativa dell'Italia del Sud non fosse così prospera come / 1 Una traduzione ridotta fu pubblicata nella rivista « Occident » di Parigi, sotto il titolo Il nuovo Mondo Mediterraneo, nel' numero di maggio 1958. 78 Bibliotecaginobianco

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