Nord e Sud - anno X - n. 37 - gennaio 1963

Editoriale inclilda Pane e Petriccione insieme a Corbino e simili; 3) catturare in un certo quadro di itfficialità elernenti di Pl!,nta 4ello schieramento den1ocratico e degli ambienti culturali, per impedire che essi conducano con pienezza di mezzi la loro vera battaglia, che dovrebbe appunto consistere nel chiedere che definitiva1nente si espellano dalle "stanze dei bottoni ".- e anche dai corridoi che adducono a qileste " stanze" _:_ tutti coloro di cui per esperienza si sa che 110n sanno starci senza provocare i guasti piìt o n1eno irrin1ediabili che 1zanno finora provocato. Ma se la ragione principale per cui i nostri a1nici socialisti e urbanisti si sono lasciati cooptare nelle commissioni nominate da questa amministrazione è da ravvisarsi nella presunzione di poter recare un loro contributo alla soluzione di certi problemi; se, cioè, la ragione principale di qitello che a noi sembra ( e anche i repubblicani nel loro congresso provinciale si sono dichiarati di questo avviso) itn errore politico, non è di natura trasforn1istica ed o_pportu11istica ( e per i più non lo è certa1nente): allora si tratta di un errore che può essere corretto dopo che le prùne sedilte delle commissioni avranno dimostrato ( e il recente discorso del sitzdaco in Co11siglio comunale già lo ha dimostrato in gran parte, a giu.dizio degli stessi socialisti) l'infondatezza di quella presiLnzione e la giustezza delle ragioni che hanno indotto noi a restare fermi all'opposizione, risoluti a 110n dare tregita, per quanto ci è consentito dai nostri mezzi, a questa amministrazione. A questo pu,nto, tuttavia, il discorso non si può considerare terminato. Altre e più alte e più gravi resporzsabilità vanno chiamate in causa. Abbiamo ripetutamente espresso l'opinione che la situazione napoletana non è sanabile - sia pu,re parzialmer1te- che grazie ad un intervento continuato e diretto dall'esterno nella forrriazione di una nuova classe dirigente locale. Quei qu,adri moderni per preparazione tecnica e. sensibilità etico-politica che Napoli non da' o dà solo parzial1nente debbono essere importati nella città ad opera di chi lo può; quelle leve del potere locale in sede finanziaria, amminìstrativa, tecnica che le classi tradizionali sono abituate a considerare come propri inalienabili appannaggi vanno strappate ad esse e messe in rn.ani assolutamente nuove. Purtroppo, dopo alcuni m.esi di centro-sinistra, 110n possiamo dire che in questa direzione siano stati nzossi molti passi. E quella soluzione verso la quale la den1ocrazia cristiana napoletana si è indirizzata quando ha dovi1:to affrontare il proble1na dell' a11zministrazione costituisce anche una nuova e sconf orlante riprova del colpevole disinteresse romano verso i problen1i della zona infetta napoletane: onde l'infezione progredisce in loco e potrebbe diffondersi altrove. 6 Bibliotecaginobianco

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