J osé Louis Sampedro scopi e sui necessari adattamenti che ne d~rivano. E non dimentichiamo in questa analisi che l'interdipendenza dei problemi ci pone a volte di fronte a incompatibilità ben note. Così, ad esempio, accade quando la politica di maggiore produttività comincia ad aggravare la disoccupazione esistente, o quando la politica regionale si trova in contrasto con i criteri di pura redditività per la scelta degli investimenti. A maggiore garanzia, e a sostegno delle nostre personali opinioni, quando formuliamo gli obiettivi possibili non dimentichiamo che essi. sono stati già definiti, sul piano nazionale e internazionale, in molteplici occasioni, e che queste formulazioni sono molto simili fra loro. Se ci rifacciamo al progetto della F.A.O. già citato, gli obiettivi più raccomandabili per una economia mediterranea potrebbero essere i seguenti: l) aumento della produzione in misura dal 5 al 6% all'anno, secondo il documento citato; 2) aumento dell'occupazione, obiettivo che, in più di· un caso, presenta delle incompatibilità con l'aumento della produttività; 3) redistribuzione del reddito, non solo sul piano individuale, ma anche sul piano regionale, obiettivo che, con il precedente si trova fuso in un solo punto nel documento citato; 4) migliore utilizzazione della terra, grazie ad un più razionale sfruttamento del suolo e delle acque; 5) equilibrio della bilancia dei pagamenti. Anche senza fermarci sui particolari dello sviluppo, come fa il Progetto della F.A.O., e contentandoci di questa succinta enumerazione degli obiettivi, è facile riconoscere la competenza e il valore dei tecnici di questa organizzazione internazionale. Ma la nostra inquietudine, che si trasforma quas_i in ossessione, di fronte ai problemi di carattere sociale, ci spinge ad aggiungere da parte nostra i due precisi obiettivi che seguono - benché in un certo senso siano impliciti in alcuni dei cinque punti precedenti: 6) promozione del fattore umano e sua formazione nel senso pit1 ampio del termine, tecnica, culturale e politica, e in questo senso siamo pienamente d'accordo con un passo del documento pubblicato dal Governo di Tunisi col titolo di « Perspectives. dece1;1nales de développement 1962-1971 », il quale dice: « Un'azione in profondità si deve esercitare sulle strutture mentali, al fine di adattarle ad una vita moderna e sana, dalla quale ogni oscurantismo sarà estirpato »; 7) riforma delle amministrazioni e dell'attività dello stato, al fine di accrescere la sua efficienza e la sua portata autenticamente sociale, nel quadro della stabilità politica prevista nella nostra ipotesi. Noi insistiamo evidentemente sul fatto che, anche se noi abbiamo preferito indicare molto esplicitamente questi due ultimi obiettivi, la F.A.O. non ne ignora affatto la necessità. Così, ad esempio, il Progetto citato contiene questi eloquenti passi: « Sarebl?e inutile migliorare le 68 Bibliotecaginobianco
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